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FINO A QUANDO, MATTEO RENZI, ABUSERAI DELLA NOSTRA PAZIENZA?

catlilina
«Fino a quando abuserai tu, o Catalina, della nostra pazienza? Quando cesseremo noi di essere oggetto del tuo furore? Quando avrà fine cotesta tua sfrenata audacia?»

Con queste parole Cicerone si rivolse a Catilina nella sua prima orazione pronunciata per denunciare l’ardire dell’aristocratico decaduto che tramava contro lo Stato.
Sostituite “Catilina” con “Renzi” e “noi” (nel caso di Cicerone è plurale majestatis) con “noi docenti” e queste parole calzano a pennello, descrivendo a perfezione ciò che sta accadendo nel mondo della scuola da quando è entrata in vigore la Legge 107/2015, detta #labuonascuola. Mai aggettivo fu usato così a sproposito.

La cosiddetta #buonascuola fa acqua da tutte le parti. Non voglio oggi soffermarmi a parlare dell’intera legge, contrastata da tutti i docenti, da molte famiglie e da numerosi studenti, senza purtroppo alcun esito. Proposta e approvata in Parlamento con un colpo di mano (se non proprio di Stato, come nel caso di Catilina, ma comunque contro lo stesso buon senso): la cancellazione di migliaia di emendamenti che, se discussi, avrebbero fatto slittare il varo della legge. Un colpo di spugna e via.

Oggi, dopo mesi di silenzio, su queste pagine che vorrebbero trattare la buona scuola vera, desidero esprimere la mia indignazione per l’ultima umiliazione cui il nostro attuale governo ha sottoposto il corpo docente, di tutte le scuole di ogni ordine e grado.

Il tanto sbandierato concorso a cattedre inizierà, pare, il prossimo 28 aprile con le prove scritte. C’è solo un piccolo problema che onestamente non so come Renzi e il ministro Stefania Giannini (la meno nominata nella storia dei ministri della Repubblica, tanto che tutti attribuiscono la “riforma” della scuola a Renzi, capo del governo) riusciranno ad affrontare: la mancanza di docenti disposti a far parte delle commissioni d’esame. Perché, dunque, accade ciò? Ve lo spiego subito, ma prima vorrei fare un passo indietro.

Un tempo i commissari d’esame – che non so come venissero selezionati ma per esperienza posso dire che ne ho incontrati di ignorantoni – avevano l’esonero dall’insegnamento per tutta la durata degli esami. Inoltre godevano di un compenso extra, che non so valutare ma immagino volesse in qualche “gratificare gli eletti” con il riconoscimento di una professionalità speciale, e naturalmente di un rimborso spese.

Oggi, invece, i futuri commissari non saranno esonerati dall’insegnamento (il che significa non solo essere presenti a scuola ogni mattina ma anche correggere i compiti, preparare le lezioni, presenziare alle riunioni …. espletare, dunque, tutte le attività complementari alla funzione docente), non avranno rimborsi spese, nemmeno se costretti a spostarsi dal luogo di servizio a quello in cui è insediata la commissione, e, udite udite, avranno un compenso pari a 1 euro l’ora. Se non ci credete, leggete l’ottimo articolo pubblicato su Tuttoscuola.com, in cui vengono fatti, come si suol dire, i conti della serva.

Nell’articolo pubblicato dal Corriere.it, a firma di Gian Antonio Stella, ho letto i soliti commenti denigranti del tipo: «comunque quel mese prendono il loro stipendio di 1200/1300€ al mese (per lavorare 4 ore al giorno e 2 mesi di ferie l’anno ) più i soldi del concorso arrivando fino a 1600/1800€.» Ormai a commenti come questi ho fatto il callo, non mi scompongo né spreco fiato per difendere una categoria che nel tempo è stata insultata, svilita, denigrata, paragonata a lavori più pesanti, come quello in fabbrica, o a carriere prestigiose (che a noi docenti sono precluse) ottenute lavorando 50-60 ore a settimana.

A me sinceramente non interessa il lavoro degli altri, anche se ho un grande rispetto per tutte le categorie di lavoratori, cosa che purtroppo non è reciproca. Vorrei, però, che in tutta sincerità qualcuno mi dicesse che farebbe gli straordinari a 1 euro all’ora.

[nell’immagine, “Catilina” dipinto di C. Maccari nel Palazzo del Senato a Roma, da questo sito]

CONCORSO DOCENTI: IN FRIULI-VENEZIA GIULIA È STRAGE DI CANDIDATI

Mean teacherNello scorso dicembre ai test pre-selettivi si erano presentati 2.100 per 103 cattedre. La maggior parte dei candidati era costituita da donne, l’età media era 38,4 anni. Nello specifico, circa la metà aveva un’età compresa tra 36 e 45 anni.

Ora, dopo la correzione degli scritti, dei 300 ammessi solo 29 hanno superato le prove nell’ambito letterario (ma le cattedre a disposizione sono 36) e 26 persone per 6 posti nell’ambito economico.

I commissari d’esame giurano di essere stati equi e puntato il dito sulla scarsissima preparazione dei candidati.
La griglia di valutazione stilata dai commissari d’esame parla di pertinenza, correttezza linguistica, completezza e originalità. «Trattazione dei contenuti conoscenze disciplinari specifiche e competenze metodologico didattiche, coerente con il quesito», si legge fra i criteri. E ancora: «Contesti informativi adeguati. Correttezza ortografica, grammaticale e sintattica. Lessico appropriato. Registro linguistico e stile appropriati e coerenti al contenuto. Chiarezza espositiva».

Gli errori riscontrati nelle prove corrette sono di tutti i tipi: ortografici e sintattici, cui si aggiunge la scarsa originalità, la non aderenza alla traccia proposta (sono andati fuori tema, insomma) e le risposte lasciate in bianco. L’apoteosi dell’ignoranza, a quanto pare. E già si punta il dito contro l’università che oggi non prepara gli studenti. Ma come “oggi”? Se l’età media è di 38 anni?

Se consideriamo che, specie nell’ambito letterario, le cattedre disponibili non sarebbero coperte nemmeno se tutti i candidati ammessi all’orale fossero promossi, si dovrà attingere alle graduatorie dei non abilitati o comunque costituite da persone che non hanno superato nemmeno i test pre-selettivi. In che mani andranno a finire i nostri studenti?

E meno male che gli studenti del Friuli-Venezia Giulia risultano essere fra i più bravi in Italia nei test InValsi, perfettamente in linea, quando non la superano, con la media europea.

[fonte: Messaggero Veneto]

CONCORSO DOCENTI: RINVIATE LE PROVE SCRITTE CAUSA MALTEMPO

NEVEA causa del maltempo previsto per i prossimi giorni in tutta Italia, le prove scritte del concorso per docenti, programmate per lunedì 11 e martedì 12 febbraio, sono rinviate. Sono invece confermate le prove previste per mercoledì 13 febbraio e per i giorni successivi, salvo diverso avviso. Lo rende noto il ministero dell’Istruzione, che sta inviando email a tutti i candidati che avrebbero dovuto sostenere la prova scritta.

FONTE: MIUR

CONCORSO A CATTEDRA: DALL’11 AL 21 FEBBRAIO LE PROVE SCRITTE

Le prove scritte del “concorsone” inizieranno l’11 febbraio con Infanzia nella sessione del mattino e A017 di pomeriggio, per concludersi con Inglese il 21.
Il calendario ufficiale sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di martedì 15 gennaio.

Le prove avranno luogo presso istituzioni scolastiche site nei capoluoghi di Regione.

L’elenco delle sedi d’esame sarà pubblicato sul sito del MIUR, nonché sui siti internet degli Uffici Scolastici Regionali competenti a gestire la procedura, il 25/01/2013.

La prova scritta avrà la durata di 2 ore e trenta minuti e si articolerà in quattro quesiti a risposta aperta.

La prova scritta relativa all’insegnamento di discipline scientifiche e tecnico-pratiche (A020, A033, A034, A038, A049, A059, A060 e C430), che prevede anche l’espletamento di una ulteriore prova successiva di laboratorio, nonché le prove scritte relative all’insegnamento di discipline artistiche (ambito 01: classi A025/A028), che prevede anche l’espletamento di una ulteriore prova pratica successiva, avranno la durata di 2 ore e si articoleranno in tre quesiti a risposta aperta.

Le operazioni di identificazione dei candidati avranno inizio alle ore 08.00 per la sessione antimeridiana e alle ore 14.00 per la sessione pomeridiana.

Clicca l’immagine per ingrandire

calendario_esami scritti concorso

[fonte: Orizzontescuola.it]

2012: UN ANNO DI SCUOLA

Ecco, in riepilogo, i principali avvenimenti che hanno caratterizzato, nel 2012 appena trascorso, il mondo della scuola. (I LINK rimandano agli articoli che trattano gli argomenti in questione pubblicati in questo blog).

GENNAIO
Il progetto del MIUR “Scuola in chiaro” prevede che le famiglie possano procedere all’iscrizione dei propri figli nelle scuole scelte anche on line. Una decisione presa per limitare i costi e che, molto probabilmente, andrà a regime il prossimo anno. Sulla stessa linea la digitalizzazione della scuola: registro elettronico e pagelle on line. Ma servono risorse che difficilmente si troveranno. (LINK)

Il Decreto legge sulle semplificazioni, uno dei primi provvedimenti legislativi del Governo Monti, tenta il rilancio dell’autonomia scolastica mediante il potenziamento dell’organico di istituto. Viene prevista una dotazione complessiva di dieci mila nuovi posti docente ma in sede di conversione in legge del decreto il ministero dell’Economia, a causa della crisi finanziaria, pone il veto all’incremento dei 10mila posti di organico.

Per gli studenti non italiani, in previsione dell’ammissione agli Esami di Stato finali, non è necessario l’aver acquisito il diploma della Scuola Secondaria di I grado (ex Scuola Media) in Italia: lo chiarisce la nota prot. n. 465 del 27 gennaio 2012. (LINK)

FEBBRAIO
Il ministro Francesco Profumo intervistato da Monica Maggioni nella puntata di “Speciale Tg1 l’inchiesta” del 19 febbraio, a proposito degli stipendi degli insegnanti, dichiara: «I docenti non hanno stipendi corretti. Non sono confrontabili con quelli degli altri Paesi, ma io credo che il corpo docente in questo momento chiede prima di tutto di essere rispettato e rivalutato. Tutta la scuola chiede di essere rivalutata per quello che rappresenta per l’intero Paese. (LINK) Peccato che poi, di fronte alla proposta di aumentare il numero delle ore di cattedra da 18 a 24 e senza aumento di stipendio, abbia accusato i docenti di essere dei conservatori. (LINK, a novembre)

MARZO
Nell’ambito del Decreto Semplificazioni, dopo una lunga discussione tra governo e politici, è stato stabilito di dare la delega al ministero dell’Economia, attraverso i Monopoli di Stato, di variare il prelievo (ossia rivedere le convenzioni) sui giochi già esistenti (come Lotto o Superenalotto), senza istituirne dei nuovi, al fine di finanziare aumenti dell’organico di docenti e personale Ata. Manca, tuttavia, la definizione del numero dei precari in via di assunzione, precedentemente identificato in 10mila unità. (LINK)

Suscita polemiche la proposta di una sedicente organizzazione di ricercatori e professionisti, che gode dello status di consulente speciale con il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, la «Gherush92», di eliminare la Divina Commedia” di Dante Alighieri dai programmi scolastici. L’accusa nei confronti del poeta fiorentino è di razzismo e omofobia. (LINK) Il ministro Profumo però rassicura: “Dante non si tocca”. (LINK)

Il Ministero rende noto il numero dei posti disponibili per le immatricolazioni al Tirocinio Formativo Attivo (TFA) per la scuola secondaria di primo e secondo grado: rispettivamente 4.275 e 15.792, definiti in ambito regionale per ciascun ateneo. (LINK)

In arrivo il plico telematico: dai prossimi esami di stato (A.S. 2011/12) le tracce della prima e della seconda prova scritta saranno scaricabili direttamente on line dagli istituti interessati. Continua il progetto, già avviato, di digitalizzazione della scuola. (LINK)

Sulla scia della polemica scoppiata in Francia, dove I genitori hanno imposto ai figli che frequentano la scuola primaria lo “sciopero dei compiti a casa”, anche il ministro Profumo si dichiara d’accordo quanto meno su una diminuzione delle attività domestiche. «Visto che, finalmente, la scuola si è lasciata dietro la polvere della tradizione – osserva il titolare del MIUR – ora è il caso di pensare anche ad un modello nuovo dei compiti a casa. Sono cambiati i contorni del mondo dell’istruzione, possiamo quindi cambiare anche le relazioni». (LINK)

APRILE
Nonostante il tentativo di bloccarne la somministrazione, tramite un emendamento proposto al Decreto Semplificazioni, presentato dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera, il Ministero ha confermato il regolare svolgimento delle prove InValsi. Non mancano le polemiche ma, almeno quest’anno, le critiche sono un po’ meno ideologiche rispetto a quelle mosse l’anno precedente dai sindacati di base contro il ministro Gelmini, colpevole, secondo loro, di volere usare le rilevazioni Invalsi per “schedare” gli insegnanti.

MAGGIO
Ai primi del mese vengono aperte le preiscrizioni per il TFA. Il ministro Profumo, in un’intervista rilasciata al Corriere, assicura che ci saranno degli “sconti” per chi ha già maturato un’esperienza didattica almeno triennale: alla fine del primo corso di tirocinio per conseguire l’abilitazione, questi docenti saranno ammessi direttamente in aula perché, spiega il ministro, il tirocinio l’hanno già fatto. Poi assicura che non dovranno sostenere alcuna prova pre-selettiva, non ci saranno selezioni di ingresso per loro e annuncia che entro la fine dell’anno verrà bandito un concorso ordinario a cattedre. (LINK)

Si svolgono regolarmente in tutte le scuole di ogni ordine e grado i test InValsi.

A Brindisi, davanti ad un istituto scolastico intitolato alla memoria di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, un ordigno uccide una studentessa, Melissa Bassi, e ne ferisce gravemente alcune altre. Le indagini rivelano l’azione di un mitomane. Tutto il mondo della scuola è indignato. (LINK )

Il 20 maggio l’Emilia è colpita da un pesante terremoto che si ripete il 29 dello stesso mese con altri effetti devastanti. Per molte scuole la chiusura viene anticipata. Si decide che gli studenti interessati sosterranno l’Esame di Stato (semplificato, con il solo colloquio orale) sotto le tende.

GIUGNO
Si svolge la prova pre-selettiva per l’ammissione al TFA. La selezione viene accompagnata da polemiche, da rettifiche e da ricorsi. A fine anno faticosamente i TFA partono presso diversi atenei.

Polemico l’ex ministro Fioroni nei confronti della “politica” portata avanti dal tecnico Profumo. Secondo Fioroni, per dare un nuovo impulso alla scuola italiana è necessario dare delle risposte a ciò che l’Europa ci chiede, ovvero «un sistema di valutazione serio, provvedimenti urgenti per il recupero di chi resta indietro e strumenti e risorse per migliorare le scuole che hanno bisogno. L’Ocse ci chiede di investire sull’aggiornamento e la riqualificazione professionale dei docenti …» (LINK)

Secondo il rapporto Isfol, sono 114mila all’anno i ragazzi, di età compresa tra i 14 e i 24 anni, che abbandonano gli studi. Un dato, in percentuale, che raggiunge quasi il 20% contro la media europea che si attesta sul 5%. (LINK)

Il 20 giugno iniziano gli esami di Stato con lo svolgimento della prima prova. Viene inaugurato il plico telematico con cui vengono inviate le tracce a ciascun istituto. Qualche intoppo ma in generale l’esperimento ha successo. La fuga di notizie e le immagini riprese dai cellulari dei candidati e pubblicate da alcuni siti confermano l’abitudine all’imbroglio nonostante la minaccia di espulsione immediata con il conseguente obbligo di ripetere il quinto anno. (LINK)
Non sempre, però, I furbetti vengono puniti. A Udine, uno studente sorpreso con degli appunti durante lo svolgimento della terza prova scritta, viene espulso. Ma ricorre al Tar che lo riammette agli esami. (LINK)

LUGLIO
Anche l’Italia aderisce al progetto “Face to Faith” lanciato dalla Fondazione creata dall’ex premier britannico Tony Blair con l’intento di promuovere l’interscambio culturale e religioso fra giovani studenti di tutto il mondo di età compresa fra i 12 ed i 17 anni.

L’Ufficio Stampa del MIUR pubblica sul sito i risultati degli scrutini finali per l’A.S. 2011/12. Dai dati emerge un generale aumento di studenti promossi e una diminuzione anche degli allievi con giudizio sospeso. Secondo le cifre che si riferiscono all’85% delle scuole medie e al 91% delle superiori, quest’anno la percentuale degli studenti promossi alle classi successive è del 95,7% nelle medie e del 62% alle superiori. Lo scorso anno era del 95,3% nelle medie e del 60,8% nelle superiori. (LINK)

La Spending Review prevede, dal prossimo anno scolastico, la digitalizzazione di tutte le pratiche che fino ad ora hanno richiesto l’utilizzo del materiale cartaceo. Le pagelle e le iscrizioni scolastiche on line (queste ultime già possibili per mezzo del progetto “La scuola in chiaro”, ma opzionali, nel senso che si poteva ancora procedere con la compilazione dei moduli cartacei) e i registri elettronici. (LINK). Ad ottobre, un hacker minorenne viene addirittura assunto da una ditta vicentina. Alessandro Petracca, uno dei responsabili della Cermit, ditta di ingegneria informatica di Thiene, ha dichiarato: «Non discuto il reato, spetta alla magistratura accertare. Ma quel ragazzo sembra essere veramente in gamba, e dobbiamo dargli una possibilità. Molti dei consulenti delle aziende americane sono stati prima degli hacker». (LINK )
I rischi di manomissione dei dati, però, sono leciti. Diventano realtà quando a settembre vengono denunciati dieci ragazzini hacker, che frequentano l’Istituto tecnico Marzotto di Valdagno(Vicenza): hanno modificato i voti registrati dai loro insegnanti. (LINK)

Dopo un triennio di libera applicazione delle Indicazioni nazionali per le scuole dell’infanzia e del primo ciclo (varate dal ministro Moratti) e delle Indicazioni per il curricolo (varate dal ministro Fioroni), vengono trasmesse al Consiglio di Stato, per il parere definitivo, le Indicazioni Nazionali per il curricolo proposte dal ministro Profumo.

Al Meeting dell’Amicizia di Rimini nel workshop della DiSAL si parla di dirigenza scolastica. “Dove si dirigono … i dirigenti delle scuole?” è il titolo del workshop per presidi di scuole statali e non statali, docenti vicari, che la DiSAL promuove nell’ambito del Meeting dell’Amicizia in collaborazione con Tuttoscuola. Secondo la Disal, tra il 2011 ed il 2012 sparirà il 22% dei posti di dirigente delle scuole statali.

AGOSTO
Il Consiglio dei ministri, su proposta di Francesco Profumo, titolare di Viale Trastevere, è pronto ad esaminare lo schema di decreto per la valutazione del sistema scolastico. (LINK)

Il ministero annuncia la pubblicazione del bando di Concorso per reclutare quasi 12mila docenti. È il primo concorso ordinario dopo tredici anni. (LINK)

SETTEMBRE
Gli effetti della riforma del dimensionamento delle istituzioni scolastiche, voluta dal Governo Berlusconi con la legge n. 111/2011, si concretizzano nell’anno scolastico 2012/2013. Nonostante una sentenza della Corte Costituzionale abbia ritenuto illegittimo un aspetto procedurale che non aveva tenuto conto della competenza concorrente delle Regioni, i piani di ridimensionamento vengono attuati. In molte regioni scompaiono quasi completamente le direzioni didattiche e le sedi principali di scuola media per far posto agli istituti comprensivi. Mediamente le istituzioni scolastiche ridimensionate accolgono nelle loro scuole circa mille alunni.

Il Garante per la privacy diffonde a mezzo stampa una nota che riguarda le norme da osservare nelle aule scolastiche e, più in generale, negli edifici che ospitano le scuole di ogni ordine e grado, a tutela dei dati personali. Il titolo è esemplificativo dei tempi che corrono e tiene conto delle novità da poco introdotte: “La privacy a scuola. Dai tablet alla pagella elettronica. Le regole da ricordare”. (LINK)

All’inizio dell’anno scolastico vengono rese note le nuove normative introdotte dal decreto legge n. 95, convertito nella legge n. 135 del 7 agosto in materia d’istruzione. (LINK)

In occasione dell’inaugurazione del nuovo anno scolastico, Profumo annuncia che tutte le classi scolastiche di medie e superiori avranno un computer e ogni insegnante delle regioni Puglia, Campania, Sicilia e Calabria, sarà dotato di un tablet. La spesa dell’operazione è di 24 milioni di euro; 8.647 milioni per fornire di un computer le 34.558 classi di scuole medie e 15mila 650 milioni per rifornire le 62.600 classi delle superiori. Non mancano le polemiche da parte della Lega Nord per la “discriminazione” del Settentrione, escluso dal progetto. (LINK)

Suscitano perplessità e polemiche le osservazioni del ministro Profumo sull’insegnamento della religione cattolica. in occasione della festa di Sinistra Ecologia e Libertà, a Torino, ha dichiarato: «Credo che l’insegnamento della religione nelle scuole così come è concepito oggi non abbia più molto senso. Nelle nostre classi il numero degli studenti stranieri e, spesso, non di religione cattolica tocca il 30%.». Propone, quindi, di «meglio adattare l’ora di religione trasformandola in un corso di storia delle religioni o di etica». (LINK)

Viene pubblicato il rapporto annuale dell’Ocse Education at a Glance (EAG), che pone a confronto i sistemi educativi dei 34 Paesi membri dell’Organizzazione più alcuni altri. In Italia, la spesa pubblica per l’istruzione ammonta al 4,9% del Pil, contro una media Ocse del 6,2%, percentuale che colloca il nostro Paese al 31° posto su 37. Ancora peggiore è il dato che riguarda la percentuale della spesa per l’istruzione sul totale della spesa pubblica: solo il 9% contro una media Ocse del 13% (31° posto su 32).

Come annunciato, viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il bando del «concorsone» per assumere 11.542 docenti nel biennio 2013-2014.
I reclutamenti serviranno a coprire il 50% del fabbisogno, mentre l’altra metà sarà soddisfatto attraverso le graduatorie a esaurimento dei precari. (LINK)

OTTOBRE
Appena bandito il nuovo concorso per il reclutamento dei docenti, nonostante l’annuncio precedente dell’uscita di un altro bando nella primavera 2013, dal ministero giunge la notizia che non ci saranno più concorsi fino al 2015. (LINK)

Il governo rende pubblico il ddl Stabilità (ex finanziaria), che, tra gli altri provvedimenti, prevede l’innalzamento delle ore di lezione per i docenti della scuola secondaria di I e II grado da 18 a 24, senza alcun aumento della retribuzione. (LINK). La reazione da parte di tutti (docenti, dirigenti, sindacati e mondo della politica, nessuno schieramento escluso) è talmente forte che i ministri dell’Istruzione e dell’Economia, sono costretti a ritirare la proposta. (LINK)

La Corte costituzionale dichiara illegittima la conferma della ritenuta previdenziale per i dipendenti pubblici passati al TFR. Si prospettano congrui rimborsi per gli arretrati. Il Governo però cancella la norma che aveva introdotto dal 1° gennaio 2011 il Tfr per i dipendenti pubblici; in questo modo tutto ritorna alla situazione del 2010, prima del Tfr e quindi la ritenuta del 2,50% sull’80% dello stipendio viene confermata e legittimata.

NOVEMBRE
Il Senato approva in via definitiva la legge che rende obbligatorio l’insegnamento dell’inno di Mameli. Lo stesso ddl istituisce anche la ‘Giornata dell’Unità della Costituzione, dell’inno e della bandiera’ per il 17 marzo. Non sarà un giorno festivo, ma una solennità ricordata nelle scuole e con iniziative pubbliche allo scopo di promuovere i valori di cittadinanza e di riaffermare l’identità nazionale.

Scoppia lo scandalo delle “Pillole del Sapere”: su Rai 3, la trasmissione Report dedica un’inchiesta sull’acquisto (da attribuire alla precedente gestione … ma la Gelmini smentisce) di una serie di video “didattici”, mini-filmati di 3 minuti, che sarebbero costati all’amministrazione più di 400.000 euro.

A Palazzo Chigi si discute sullo sblocco degli scatti di anzianità. Tutti i sindacati, a parte la CGIL, accettano la proposta del governo.

Archiviata la proposta di aumentare l’orario dei docenti da 18 a 24 ore, si torna a parlare della riduzione del corso di studi per allinearsi allo standard europeo che vuole l’uscita dalle scuole superiori dei ragazzi all’età di 18 anni. Ovviamente anche in questo caso i motivi sono soprattutto economici: un anno in meno di scuola significa meno stipendi da pagare … ma anche nuovi disoccupati. (LINK).

DICEMBRE
Secondo la relazione del ministro della Funzione Pubblica Patroni Griffi, che affronta il tema del precariato, esteso a tutta la P.A., nella scuola i precari sarebbero 130mila. Molti dubbi sulle cifre reali. (LINK)

Vengono resi noti i risultati delle prove pre-selettive, che si sono svolte il 17 e il 18 dicembre, del concorso ordinario per il reclutamento dei docenti: “le percentuali di ammessi al concorso seguono curiosamente l’andamento dei risultati delle rilevazioni sugli apprendimenti degli studenti Ocse Pisa 2009”: la Toscana risulta la regione con la percentuale maggiore di ammessi (44,3%) e le performance di apprendimento più alte, mentre la Calabria è il fanalino di coda su entrambi i fronti. (LINK)

[alcune informazioni sono tratte da Tuttoscuola.com; le immagini sono tratte da questo sito]

CONCORSO DOCENTI: I RISULTATI DELLE PROVE PRE-SELETTIVE REGIONE PER REGIONE

DOCENTI concorsoCome ha subito dichiarato il ministro del MIUR, Francesco Profumo, il 33% circa dei candidati che si sono presentati alle prove pre-selettive del concorso a cattedre ha superato i test. Non senza polemiche da parte di chi ha definito questa parte preliminare del concorso una specie di lotteria.

Da viale Trastevere ci si affretta a smentire questa illazione: le prove pre-selettive del concorso “hanno selezionato delle competenze e non sono stati una semplice lotteria”. Anzi, sono stati premiati gli aspiranti docenti più preparati e quelli più giovani. Non solo, un dato, definito immotivatamente “curioso”, a parer mio, ha rilevato che “le percentuali di ammessi al concorso seguono curiosamente l’andamento dei risultati delle rilevazioni sugli apprendimenti degli studenti Ocse Pisa 2009”: la Toscana risulta la regione con la percentuale maggiore di ammessi (44,3%) e le performance di apprendimento più alte, mentre la Calabria è il fanalino di coda su entrambi i fronti. (fonte: Tuttoscuola.com]

Per quanto riguarda l’età, quella media degli ammessi alle prove era di 38 anni. La percentuale più alta dei “promossi” (cioè quelli che potranno proseguire l’iter concorsuale affrontando le prove scritte) vede protagonisti gli under40. Un dato curioso, questo sì: 155 dei candidati hanno più di 61 anni, così distribuiti: Abruzzo 3; Basilicata 1; Calabria 9; Campania 18; Emilia Romagna 7; Friuli Venezia Giulia 1; Lazio 26; Liguria 2; Lombardia 23; Marche 1; Piemonte 8; Puglia 8; Sardegna 4; Sicilia 23; Toscana 15; Veneto 6.

Ora vediamo i risultati regione per regione:

Regione % Superato Infanzia % Superato Primaria % Superato
I grado
% Superato
II grado
ABRUZZO 19,4% 23,6% 49,5% 45,1%
BASILICATA 14,7% 17,4% 39,5% 35,6%
CALABRIA 11,9% 13,6% 33,2% 29,1%
CAMPANIA 16,0% 18,0% 39,8% 35,8%
EMILIA ROMAGNA 22,5% 29,4% 57,7% 53,2%
FRIULI VENEZIA GIULIA 31,4% 54,8% 60,2%
LAZIO 17,7% 21,6% 50,9% 49,3%
LIGURIA 21,4% 27,7% 60,1% 57,5%
LOMBARDIA 23,9% 30,3% 54,7% 53,8%
MARCHE 26,5% 31,6% 60,5% 47,6%
MOLISE 13,9% 15,6% 43,6% 31,9%
PIEMONTE 23,2% 29,7% 59,1% 57,0%
PUGLIA 18,3% 21,6% 44,8% 42,4%
SARDEGNA 16,8% 19,0% 40,3% 37,5%
SICILIA 16,9% 18,4% 42,3% 37,2%
TOSCANA 23,5% 29,2% 59,1% 56,1%
UMBRIA 17,7% 24,0% 58,6% 55,0%
VENETO 22,5% 29,9% 55,3% 60,8%
Nazionale 18,9% 22,9% 48,5% 45,0%

 

E vediamo il confronto con i dati OCSE PISA 2009:
 

Regioni

 

Candidati che hanno superato le prove preselettive

 

PISA 2009

in% Numeri Indice              Italia = 100   Literacy in Lettura Italia = 100   Literacy in Matematica Italia = 100   Literacy in Scienze Italia = 100
Calabria 20,8 62   92   91,51   90,59
Molise 21,3 64   97   96,69   95,91
Basilicata 22,5 67   97   98,14   95,30
Sardegna 26,7 80   97   94,41   96,93
Campania 26,7 80   93   92,55   91,21
Sicilia 27,3 81   93   93,17   92,23
Puglia 32,1 96   101   101,04   100,20
Umbria 32,2 96   101   100,62   101,64
Italia 33,5 100   100   100,00   100,00
Abruzzo 34,6 103   99   98,55   98,16
Marche 36,0 108   103   103,31   103,07
Lazio 37,1 111   99   97,93   98,57
Veneto 38,9 116   104   105,18   105,93
Friuli V. Giulia 39,5 118   106   105,59   107,16
Emilia R. 39,8 119   103   104,14   103,89
Liguria 40,3 120   101   101,66   101,84
Lombardia 41,4 123   107   106,83   107,57
Piemonte 41,7 124   102   102,07   102,45
Toscana 44,3 132   101   102,07   102,25

FONTE: USTATION.IT

CONCORSO DOCENTI 2012: ON LINE I QUIZ SU CUI ESERCITARSI PER LA PROVA PRE-SELETTIVA

A partire dalle ore 20 di questa sera il MIUR pubblicherà sul proprio sito i quesiti per esercitarsi per le prove selettive del concorso per docenti, detto anche “concorsone”.

Ecco la nota emanata dal ministero:

OGGETTO: Concorso personale docente – D.D.G. n. 82 del 24 settembre 2012 – Prove preselettive

CALENDARIO DELLE PROVE PRESELETTIVE

A partire dalle ore 20.00, sarà disponibile sul sito del Ministero http://www.istruzione.it e sui siti degli Uffici Scolastici Regionali, l’elenco delle sedi delle sessioni e dei candidati alla prova preselettiva divisi per regione.

Abruzzo
Basilicata
Calabria
Campania
Emilia Romagna
Friuli
Lazio
Liguria
Lombardia
Marche
Molise
Piemonte
Puglia
Sardegna
Sicilia
Toscana
Umbria
Veneto

ARCHIVIO DEI QUESITI

A partire dalle ore 20.00, i candidati potranno prendere visione dell’archivio da cui saranno estratti i quesiti di cui al comma 2 dell’art. 5 del bando di concorso attraverso una procedura che permetterà nello stesso tempo anche di familiarizzare con le modalità con le quali si svolgerà la prova preselettiva. Il simulatore infatti riproduce, in 70 blocchi da 50 quesiti ognuno, le stesse modalità di funzionamento del software che sarà utilizzato nelle aule informatizzate destinate all’espletamento della prova preselettiva.
Il simulatore consente, altresì, a ciascun candidato di avere il riepilogo delle simulazioni già effettuate.
Nei prossimi giorni sarà attivata una funzione che consentirà la segnalazione di eventuali osservazioni sui quesiti presenti nell’archivio.

MODALITA’ DI RESTITUZIONE AL CANDIDATO DI COPIA DELLA PROVA SVOLTA

A partire dal giorno 8 gennaio 2013 il candidato potrà visualizzare la propria prova preselettiva sostenuta in sede di esame, servendosi delle credenziali di accesso al sistema di Presentazione On Line delle Istanze (POLIS) già in suo possesso al seguente link http://archivio.pubblica.istruzione.it/istanzeonline/

Per i candidati non registrati su Polis che hanno comunque sostenuto la prova preselettiva

Il candidato non registrato, qualora desideri visualizzare la propria prova preselettiva sostenuta in virtù di provvedimento giurisdizionale cautelare, dovrà necessariamente procedere ad effettuare la registrazione su POLIS al seguente link http://archivio.pubblica.istruzione.it/istanzeonline/ improrogabilmente entro la data del 28.12.2012

LINK della fonte

QUESTO IL LINK PER ACCEDERE ALL’ESERCITATORE