La divisione in sillabe


Saper dividere una parola in sillabe è indispensabile per “andare a capo” correttamente ma è altrettanto indispensabile per analizzare le poesie dal punto di vista metrico (saper distinguere, ad esempio, un endecasillabo o un settenario).

Generalmente all’interno di una parola si possono separare:
a) una vocale e una consonante
b) due vocali
c) due consonanti

Bisogna, però, fare attenzione ai dittonghi, trittonghi e allo iato e saper distinguere le semiconsonanti e le semivocali.

SEMICONSONANTI – DITTONGHI – TRITTONGHI
• Quando la i e la u precedono altre vocali e non sono accentate, esse sono dette SEMICONSONANTI.
Il gruppo formato da una delle semiconsonanti non accentate seguita da una vocale è detto DITTONGO ASCENDENTE (la sonorità aumenta dal primo al secondo elemento).
• Se la i e la u, sempre senza accento, seguono un’altra vocale, sono dette SEMIVOCALI.
Il gruppo formato da una vocale seguita da una semivocale è detto DITTONGO DISCENDENTE (la sonorità diminuisce dal primo al secondo elemento).
• Il gruppo formato dalla i e la u non accentate insieme ad un’altra vocale è detto TRITTONGO.
• Può anche verificarsi il caso in cui due vocali non siano pronunciate con un’unica emissione d’aria; si ha, quindi, uno IATO. Ciò accade:
1) quando si uniscono due vocali diverse da i e u: es. poeta, maestro, leone, boato;
2) quando ad una vocale non accentata si uniscono la i e la u toniche: es. via, paura, moina …

In sintesi:
• un gruppo di vocali si separa a condizione che la prima non sia i e non sia u. Es. ao, ae, au; oi, oe, oa; eu, ea, eo ecc. si separano; iu, ia, ie; uo, ua, ui ecc. NON si separano.

LA SILLABA
Per SILLABA s’intende un fonema o un gruppo di fonemi che viene pronunciato con una sola emissione d’aria.
Può essere costituita da una vocale o da un dittongo posti all’inizio di parola (ebano, aumento), da una o più consonanti seguite o precedute da una vocale (capra, albero) o seguite da un dittongo (tiglio):

REGOLE PER LA DIVISIONE DELLE PAROLE IN SILLABE
• Le consonanti semplici costituiscono sillaba con la vocale o il dittongo che segue: fe-li-ci-tà; la-va-re; rau-co.
• Le vocali o i dittonghi all’inizio di parola, seguiti da una sola consonante, costituiscono una sillaba: a-si-no; o-ra; au-ro-ra.
• I trittonghi sono indivisibili: suoi, buoi.
• Le consonanti doppie e il gruppo cq si dividono tra due sillabe: poz-zo; sot-to; ac-qua.
• I gruppi di due o più consonanti diverse costituiscono una sillaba con la vocale che segue se è possibile riscontrare l’insieme di tali lettere anche all’inizio di parola: mi-gra-re (con gr abbiamo, ad esempio, grano), mi-tra-glia-tri-ce (con tr abbiamo, ad esempio, triste), con-cre-to (con cr abbiamo, ad esempio, criterio, cratere).
• I gruppi di due o più consonanti diverse che NON si riscontrano all’inizio di parola si separano: bs, cn, cz, dn, ft, gm, lt, ld, mb, mo, mn, nt, ps, pt, rc, rs, rt, tm, zt. Esempi: por-to, cal-mo, pa-ra-dig-ma, sub-do-lo:
• I gruppi costituiti da s seguita da una o più consonanti sono indivisibili: a-stro, co-sme-ti-co, ca-sco.
• Digrammi e trigrammi (gl, gn, sc) non vengono mai divisi: ra-gno, bi-scia, ti-glio, fi-gli.
• Due vocali che costituiscono uno iato possono essere separate: pa-u-ra, o-bli-o, pa-e-se.
• La u che segue la q e la g è considerata vocale d’appoggio (indispensabile per la pronuncia), quindi i gruppi qu e gu non possono essere separati dalla vocale successiva: qua-dro, gua-sto.