PERCHÉ STUDIARE IL LATINO?

“Perché studiare il latino? A cosa serve?”

Ė una vecchia questione che ha visto, e ancora vede, porsi su opposti fronti pedagogisti e studiosi. Possiamo schematicamente analizzare le tesi contrastanti:

PRO

CONTRO

  • Lo studio del latino ha per oggetto la conoscenza del mondo romano attraverso la lingua e la letteratura;
  • I latini hanno avuto una grande parte nella formazione del mondo moderno;
  • Il latino è formativo e insegna a ragionare;
  • Il latino insegna a scrivere meglio e a farci conoscere meglio l’italiano;
  • Il latino ha la funzione formativa propria di ogni insegnamento linguistico: la mente si abitua all’analisi dei concetti e sentimenti e alla riflessione sui propri mezzi espressivi. Ne risulta più consapevole l’uso della lingua materna.
  • La conoscenza del mondo antico si acquisisce anche attraverso i manuali di storia o le traduzioni dei classici latini;
  • Il latino non ha più valore formativo rispetto alle altre discipline scolastiche;
  • Tutte le lingue moderne hanno un fondamento logico. Lo studio di altre lingue, anche moderne, è utile per il confronto che ci porta ad una migliore conoscenza della nostra lingua madre;
  • L’abitudine al ragionamento non è esclusiva del latino: la matematica e le scienze insegnano a ragionare e il ragionamento scientifico è quello su cui si fonda la nostra civiltà;
  • Il latino non è lingua più razionale di altre;
  • Se gli italiani (come altre popolazioni di lingua neolatina) devono studiare il latino per imparare meglio la loro lingua, perché lo studiano i tedeschi e gli inglesi?

Sebbene sia difficile dar ragione alle une o alle altre argomentazioni, si può arrivare ad un compromesso e affermare che:

  • il latino ha la funzione formativa di ogni insegnamento linguistico;
  • il valore del latino deve essere valutato tenendo conto del mondo che esso esprime, poiché la lingua è la caratteristica peculiare di una civiltà e di una cultura calate in un contesto storico ben preciso;
  • lo studio del latino, nella sua storia, è utile, se non per “scrivere” meglio l’italiano, a formarci una coscienza storica della nostra lingua;
  • il latino è essenzialmente lettura, studio e interpretazione degli autori; l’obiettivo che ci si prefigge non è quello di studiare il modo di esprimere il nostro mondo in latino o di tradurre gli autori italiani in latino, ma di comprendere i testi latini calandoli nel loro mondo, sapendoli interpretare e tradurre modernamente nella nostra lingua;
  • l’impegno di ridurre un testo latino in forma italiana corretta e corrispondente è un’esercitazione mentale molto utile.

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