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CONCORSO PER DIRIGENTI SCOLASTICI: QUOTE ROSA IN ECCESSO


La notizia non mi consola nemmeno un po’, specialmente considerando il mio punto di vista sulle donne preside esposto in questo post.
La scuola è destinata ad essere diretta dalle donne: nella prova preselettiva, infatti, sono risultate idonee 6.586 donne contro 2.525 uomini. Sfatato, dunque, il detto: le scuole? un mondo di donne (insegnanti) guidate da uomini (presidi).

Se le percentuali degli ammessi alle prove scritte (cioè quei docenti che hanno superato il test d’ammissione) saranno confermate, le donne preside saranno più del 72%. Il numero maggiore di candidate idonee si riscontra nel Sud Italia; nella sola Sicilia si sfiora il 70%.

Solo dieci anni fa, tra i dirigenti scolastici le donne non raggiungevano il 40% (esattamente il 38,6%) e negli istituti superiori c’era soltanto una donna ogni quattro dirigenti.
Ora si registra una controtendenza e solo al Nord i candidati maschi, se pur di poco, hanno raggiunto percentuali di ammissione più elevate dei candidati maschi di altri territori.

Visto che stanotte si festeggia Halloween, mi viene spontaneo rivolgermi agli studenti al grido di: “Ragazzi tremate, le streghe son tornate!”

P.S. le candidate donne non me ne vogliano: sto scherzando, naturalmente. E poi la mia esperienza – negativa – con le presidi donne risale a più di vent’anni fa. Nel frattempo Il “sesso debole” ha dimostrato di non essere debole affatto. Non abbiamo più bisogno di mostrare di aver le palle per sentirci pari agli uomini. O no? 🙂

[fonte: Tuttoscuola.com; immagine da questo sito]

PERCHÉ NON HO FATTO IL CONCORSO A PRESIDE


Dopo aver riempito il blog di articoli sul concorso per Dirigenti Scolastici, per una volta parlo di me e, soprattutto, mi permetto di usare il vecchio termine “preside” che da molti anni è stato sostituito, anche se la maggior parte della gente continua a chiamare preside il D.S.

Fin da quando ho iniziato ad insegnare mi sono riproposta di fare, prima o poi, il concorso per diventare preside. Chiamatela fissazione, se volete, ma quello era esattamente il mio progetto per gli anni futuri. Non ho mai pensato di “buttarmi” in questa avventura in giovane età, però. Credevo che per fare la preside fosse necessario avere una certa età per essere credibili. Forse psicologicamente ero condizionata dal fatto che, giovane e non proprio da buttare qual ero, spesso mi dovevo scontrare con i pregiudizi dei genitori che pensavano fossi alle prime armi mentre in realtà insegnavo da quindici anni.

Quest’ultimo concorso, la cui prova preselettiva si è svolta due settimane fa, avrebbe potuto essere l’occasione che aspettavo. In effetti, per tutta l’estate ci ho pensato. Ma non trovavo una valida motivazione per perdere ore ed ore sui libri (e poi al p.c., quando avrebbero pubblicato la batteria di test su cui esercitarsi) proprio durante le vacanze. Rischiavo di iniziare l’anno scolastico più stressata di quanto non lo fossi a luglio, al termine dell’esame di Stato. No, no. Non era per niente una buona idea.

Credete che me ne fossi fatta una ragione e … amen? Nossignori. Ogni volta che pensavo di presentare l’istanza on line – intanto, che mi costa? è gratis … mica come le carte bollate che ho dovuto compilare per i precedenti concorsi a cattedre! -, cercavo di convincermi degli enormi svantaggi che fare la preside comporta, contro l’unico vantaggio, benché per nulla trascurabile: lo stipendio.
Sì, ma il preside non ha giorno libero, sta chiuso nel suo ufficio mattina e pomeriggio, circondato da scartoffie d’ogni genere, pressato dagli amministrativi che chiedono firme su firme, assillato dalle richieste a volte pretestuose degli studenti, assalito dai genitori furibondi che vanno a lamentarsi per un nonnulla … no, no, non mi sarebbe piaciuto. In pratica è un burocrate e perde il contatto con la realtà didattica che è l’unica in grado di dare gratificazioni, anche se le delusioni non mancano. Ma un preside che gratificazioni ha, a parte lo stipendio? Alla fine, posto che ne abbia – come ne ha qualunque persona ami il suo lavoro -, le paga a caro prezzo.

La cosa che maggiormente sembrava condizionare la mia decisione di rinunciare al concorso è stata la mia esperienza di docente alle prese con le presidi donne: una peggio dell’altra. Ne ho dedotto che dev’essere la professione in sé a far diventare le donne delle vere str***e. Come spesso capita quando il gentil sesso ottiene un posto che per decenni è stato appannaggio dell’uomo. Sì, dev’esser proprio questo il motivo.

Motivo sufficiente per convincermi a desistere? Ma neanche per idea. Allora ho iniziato a pensare che l’età avanza e con essa la memoria scema, che l’applicazione mentale costa sempre più fatica e, soprattutto, che potevo godermi finalmente quella poca libertà di cui l’insegnamento mi permette di godere, ora che i figli sono grandi. Mi dovevo cacciare di nuovo nei guai? Fare i salti mortali per fare tutto e possibilmente bene, quando avrei potuto fare le cose che devo e quelle che voglio in santa pace, o quasi?

Alla fine credete che io abbia desistito? Ma neanche per sogno. L’istanza on line l’ho fatta ma … sono una dei 3500 imbecilli (mi scusino gli altri se li tratto da par mio) che non ha correttamente interpretato la nota prot. 6636 del 10 agosto 2011, come mi ha fatto gentilmente notare il MIUR nella mail con cui mi comunicava l’esclusione dalla procedura concorsuale e la conseguente eliminazione dell’istanza. Non entro nei dettagli ma gli altri 3499 imbecilli mi hanno capita perfettamente. Forse molti di questi imbecilli hanno fatto ricorso ed io, in un primo momento, mi sono rivolta al mio sindacato per ottenere un supporto … ma poi mi sono resa conto che quello era il pretesto che stavo aspettando per potermi togliere definitivamente dalla mente il concorso per Dirigente Scolastico.

Rammarico? Rimpianto? Forse un po’ sì, come sempre capita quando ci si rende conto di essersi lasciati sfuggire un’occasione, forse l’ultima … se mai faranno un altro concorso sarò del tutto rinco, credo. Ma oggi, leggendo un simpatico commento di una lettrice su un blog aperto per chiedere l’annullamento della prova preselettiva, mi sono rivista, come in uno specchio, e convinta una volta per tutte che se la mia istanza non fosse stata respinta, mi sarei inca***ta come una belva alle prese con libroni su cui cercare i test a cui rispondere, cerchietti da riempire alla perfezione, senza sbavature, in una lotta contro il tempo che non fa per me. Io non riesco a fare le cose di fretta e quando sono costretta, inevitabilmente le faccio male o in modo non soddisfacente. Non sono veloce, questo è un dato di fatto, anche se sono capace di fare tante cose organizzandomi bene. Ma nessuno mi deve fare fretta, altrimenti è la fine.

Ecco come ha commentato la sua esperienza l’aspirante preside che simpaticamente si firma “Docente invecchiata di 10 anni in un solo giorno”:

ciao a tutti, ho 29 anni di esperenza di ruolo alle spalle, ho sempre lavorato con entusiasmo e professionalita e a 55 anni ho pensato di partecipare al concorso per dirigenti. ho studiato tanto e le simulazioni al computer erano buone. 100 quesiti in 35/40 minuti e media oltre l’80% con picchi dell’89%. ieri ho preso coscienza della mia situazione di vecchia, anche se munita di occhiali per la presbiopia dovevo allontanare il foglio con i numeri per poterli mettere a fuoco. il carattere era probabilmente un arial 8 o anche minore. le mani mi tremavano e non riuscivo a sfogliare il librone, facevo fatica ad annerire i pallini e li ripassavo più volte. ovviamente non sono riuscita a leggere tutte le 100 domande, me ne mancavano 11 e alla fine le ho annerite a caso. ho avuto difficoltà anche nella lingua straniera perchè ho letto i numeri di inglese ma avevo scelto francese. a casa ho controllato le risposte e penso di aver fatto 72 punti. ho deciso di non fare ricorso perchè se i dirigenti scolastici del futuro devono essere veloci a sfogliare un libro, avere 10/10 di diottrie, avere la mano ferma quando anneriscono un pallino, io non sono all’altezza perchè quei requisiti non li ho più. largo ai giovani
Bacione a tutti quelli che come me non sono riusciti a leggere tutte le 100 domande.

Cara “docente invecchiata di 10 anni in un solo giorno”, mi associo: LARGO AI GIOVANI!

PROVA PRESELETTIVA CONCORSO PER DIRIGENTI SCOLASTICI: BEN 38 I QUESITI ERRATI. PREVISTO UN MAXIRICORSO

Ancora una volta sono costretta a parlare della prova preselettiva valida per l’ammissione al concorso per Dirigente Scolastico. Su oltre 42mila domande, si sono presentati più o meno 32mila candidati, nelle varie regioni d’Italia. Come ho già esposto nei precedenti post sul tema, alcuni dei non ammessi hanno ottenuto la possibilità di sostenere la prova impugnando la sospensiva del TAR che è intervenuto a difesa dei precari che, pur non avendo i titoli necessari, hanno inoltrato la domanda di partecipazione ed erano stati esclusi dal MIUR. A questi si devono aggiungere i più di 3mila docenti che, per l’errata interpretazione di una delle circolari ministeriali aventi come oggetto le istanze on line, hanno prodotto la domanda in ritardo rispetto al termine stabilito. Di questi, tuttavia, non è stato reso noto il numero che ha deciso di ricorrere al TAR.

Mentre la correzione dei test sta procedendo a rilento rispetto ai tempi stabiliti (a tutt’oggi sono 12 le regioni in cui è stato reso noto il numero degli idonei), la novità odierna è che, secondo i riscontri dell’Anief, delle 100 domande presenti nel test, ben 38 sarebbero errate o inidonee a selezionare i candidati.

Di queste 38 domande sarebbero sbagliate nella risposta 4, altre 18 prevederebbero più risposte esatte rispetto a quelle indicate, e 16 sarebbero mal formulate e, sempre secondo l’Anief, fuorvianti.

Come si sa, i candidati, per essere ammessi alla prima prova scritta del concorso dovevano rispondere esattamente a 80 quesiti su 100. A conti fatti, dunque, il numero degli svarioni, chiamiamoli così, sarebbe decisamente importante (in pratica un quesito su tre sarebbe errato o mal formulato), tanto da far supporre una valanga di ricorsi da parte del candidati già dichiarati non idonei.

In un comunicato l’Anief fa sapere che chiederà al Tar Lazio di ammettere alle prove scritte i ricorrenti esclusi dagli elenchi degli idonei. Considerati, poi, i ritardi con cui vengono pubblicati dal Formez, che ne ha titolarità, i risultati per alcune regioni, i ricorsi saranno ammessi fino al 28 ottobre prossimo.

Insomma, pare che questo concorso pubblico, tanto atteso a sei anni dal precedente, non sia nato sotto i migliori auspici. Dopo la cancellazione di un migliaio di domande, risultate erronee, dalla batteria dei test pubblicata dal MIUR ad agosto, su cui i candidati si sono potuti esercitare, dopo le infinite polemiche da parte del personale precario che ha comunque ottenuto di poter partecipare alla prova e dopo il mancato superamento del test da parte di molti docenti preparati che si sono lamentati del poco tempo a disposizione per la prova preselettiva (100 quesiti cui “dare la caccia” nel librone che ne conteneva più di quattromila in 100 minuti, una vera prova di abilità che ricorda quella del “dito più veloce” in uso anni fa nel quiz Il milionario), questo ulteriore inghippo dovrebbe bastare per far annullare tutto e ripartire da zero.

Ma siamo in Italia e … the test must go on.

PROVA PRESELETTIVA CONCORSO PER DIRIGENTI SCOLASTICI: PUBBLICATI GLI ELENCHI DEGLI IDONEI

Per il momento sono stati pubblicati gli elenchi dei docenti che hanno superato la prova preselettiva del concorso per Dirigente Scolastico in nove regioni: Umbria, Molise, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio , Marche, Basilicata, Campania e Lombardia. La media degli ammessi alla prima prova scritta, che si terrà presumibilmente a breve, si aggira sul 24-25%, con picchi in alcune regioni come la Lombardia (969 idonei su 3195 partecipanti per una percentuale di circa il 30%) e il Friuli – Venezia Giulia (122 idonei su 404 candidati pari al 30% del totale) che si distingue anche per la ragguardevole percentuale dei candidati che hanno ottenuto un punteggio superiore al 90/100 (il minimo per passare agli scritti era 80/100): il 13% dei candidati.

Per consultare gli elenchi pubblicati, regione per regione, CLICCA QUI.
La correzione dei test, curata da Formez Italia, nelle rimanenti regioni riprenderà lunedì 24 ottobre.

Se poi qualcuno vuole “divertirsi” a leggere la testimonianza di una candidata che ha assistito a scene di “ordinaria scorrettezza” da parte di alcuni candidati, durante la prova preselettiva che si è tenuta al Gentileschi di Milano, può cliccare QUI.

PROVA PRESELETTIVA CONCORSO DIRIGENTI SCOLASTICI: LA SOLUZIONE DEI QUIZ

Si è svolta regolarmente, seppur con notevole ritardo rispetto ai tempi previsti, in 113 sedi nazionali la prova preselettiva valida per il concorso per Dirigente scolastico. Su più di 42mila domande si sono presentati 30mila candidati. Anche gli esclusi hanno potuto accedere alla prova, in quanto aventi titolo a partecipare in virtù di un provvedimento cautelare.

Le soluzioni dei quiz sono consultabili sul sito dell’ANP.

CONCORSO PER DIRIGENTI: I FURBETTI ALLA RISCOSSA SUPPORTATI DAL TAR

Pubblico di seguito un interessante articolo di Tuttoscuola che tratta dell’ammissione con riserva alla prova preselettiva del prossimo concorso per Dirigenti Scolastici dei docenti precari che, nonostante non avessero titolo (per partecipare al concorso, infatti, è necessario essere di ruolo da non meno di cinque anni), mercoledì prossimo potranno presentarsi alla prova con in pugno l’ordinanza di sospensiva del TAR del Lazio.
Ciò, come fa notare Tuttoscuola, potrebbe avere delle conseguenze non di poco conto.

È passata nell’indifferenza generale la segnalazione di Tuttoscuola di un infortunio/equivoco del Tar Lazio che ha disposto con ordinanza di sospensiva l’ammissione con riserva di centinaia di precari al concorso per dirigente scolastico, assumendo erroneamente a giustificazione della sua decisione una sentenza della Corte di Giustizia europea non applicabile ai docenti non di ruolo e forse nemmeno allo stesso concorso.

A quanto pare ha ignorato la nostra segnalazione l’Anief che aveva patrocinato la causa; hanno ignorato la notizia quei quotidiani e quei parlamentari che avevano colto l’occasione di quella ammissione disposta dal Tar per attaccare il ministero dell’istruzione. Hanno taciuto anche i sindacati della scuola.

Tra due giorni gli ammessi con riserva alla preselezione si presenteranno con l’ordinanza del Tar in mano e potranno sostenere la prova con gli altri candidati. Il futuro molto probabilmente sarà quello che, purtroppo, interventi parlamentari, recenti e passati, ci hanno fatto conoscere in tante occasioni.

La sentenza definitiva del Tar, forse, riconoscerà l’errore (o sarà costretta a farlo se vi saranno pronunce di altri organi istituzionali), ma probabilmente arriverà a giochi fatti, cioè a concorso espletato. Se, come è già capitato altre volte, la sentenza definitiva arriverà a prove positivamente espletate e a collocazione utile in graduatoria degli esclusi, vi saranno nuovi ricorsi per legittimare quegli esiti e, in caso sfavorevole, vi potranno essere proposte legislative di sanatoria, trasversalmente sostenute in Parlamento, per ratificare il merito conquistato sul campo dei candidati esclusi.

Un deja vu che premierà, ancora una volta, i furbetti dei concorsi.

SARA’ ASSUNTO CHI INDOVINA IL COLORE DEL CAVALLO BIANCO DI NAPOLEONE by GIORGIO ISRAEL

Sfoglio alcuni libri di testo per le scuole medie e la realtà supera la fantasia. Nel libro di storia non c’è un brano che duri con continuità più di mezza pagina: titoletti, sintesi di poche righe, immagini, riquadro con una frase celebre, e poi – prima di passare a un altro “modulo” – domande su domande per verificare che l’accrocco di nozioni sia stato assimilato. Stessa faccenda per la geografia. Anche la matematica è ridotta a frammenti: regolette, esempi, applicazioni, mai un concetto, mai un teorema (cos’è un teorema? roba che si mangia?). E meno male che si predica contro l’insegnamento “nozionistico” della matematica… Poi, anche qui, verifiche di apprendimento a tutta birra, a base di “quesiti a risposta multipla”. Il quadratino da riempire con la crocetta è la forma dominante nei libri scolastici. E poi ci si chiede come mai i ragazzi non riescano a leggere più di mezza pagina per volta, non riescano a scrivere più di una riga per volta, non sappiano cosa sia una frase e comunichino in stile sms.La prossima selezione per più di duemila posti di dirigenti scolastici verrà fatta con una prova preliminare a base di quiz: su 5750 domande ne verranno sorteggiate 100 cui rispondere in 100 minuti. Per superare la prova occorrerà indovinarne l’80%. I furbi le hanno già “messe in rete” e molte risultano insensate. Pare che anche per diventare ragioniere presso la Presidenza della Repubblica occorra superare un test con domande esilaranti. Ai candidati si chiede quale sia il finale dei Promessi Sposi e se l’apparato di cui il cuore è l’organo centrale sia circolatorio, digerente, locomotore o urinario. Così il Colle più alto rischia di avere un commercialista che sa come va a finire per Renzo e Lucia ma crede che si faccia pipì con il cuore. Un’altra domanda è chi abbia inventato l’alfabeto Morse e tra le risposte ovviamente c’è Morse, per cui ci si chiede come possa esistere una persona a tal punto deficiente da scegliere come risposta Darwin… Invece esiste: ed è chiaramente chi ha pensato un simile test.

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CONCORSO PER DIRIGENTI SCOLASTICI: LA DATA DELLA PROVA PRESELETTIVA


La prova preselettiva per accedere concorso per Dirigente Scolastico si svolgerà, su tutto il territorio nazionale, mercoledì 12 ottobre alle ore 8.00.

Ecco la nota del MIUR:

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per il Personale scolastico
Ufficio II

Roma 14 settembre 2011

CONCORSO PER ESAMI E TITOLI PER IL RECLUTAMENTO DI DIRIGENTI SCOLASTICI PER LA SCUOLA PRIMARIA, SECONDARIA DI PRIMO GRADO, SECONDARIA DI SECONDO GRADO E PER GLI ISTITUTI EDUCATIVI
(D.D.G. 13/07/2011 pubblicato sulla G.U. – 4a Serie Speciale – “Concorsi” n. 56 del 15/07/2011)

AVVISO

DIARIO PROVA PRESELETTIVA

Ai sensi dell’articolo 8 del D.D.G. 13/07/2011 si comunica che lo svolgimento della prova preselettiva, unica su tutto il territorio nazionale, avverrà in data 12 ottobre 2011 – Ore 8:00.

La prova si svolgerà presso le istituzioni scolastiche dei capoluoghi di regione.

I candidati che non ricevono comunicazione di esclusione dal concorso sono tenuti a presentarsi muniti di penna biro nera e di un documento di riconoscimento in corso di validità.

Durante la prova preselettiva i candidati non possono introdurre nella sede di esame carta da scrivere, appunti manoscritti, libri, dizionari, test di legge, pubblicazioni, telefoni portatili e strumenti idonei alla memorizzazione o alla trasmissione di dati, né possono comunicare tra di loro. In caso di violazione di tali disposizioni la Commissione esaminatrice o il Comitato di vigilanza deliberano l’immediata esclusione dal concorso.

Sulla rete INTRANET e sul sito INTERNET del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nonché sul sito di ciascuno Ufficio Scolastico Regionale competente sarà pubblicato l’elenco delle sedi scolastiche disponibili per lo svolgimento della prova con la ripartizione dei candidati.