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EMERGENZA #CORONAVIRUS E DIDATTICA A DISTANZA: IL DIGITAL STORYTELLING

PREMESSA

L’emergenza #coronavirus ha imposto la didattica a distanza soprattutto per cercare di far mantenere agli studenti, di ogni età, il rapporto con la scuola. Anche a detta del ministro Lucia Azzolina, non è importante il regolare svolgimento delle lezioni, cosa di fatto impossibile, ma «la didattica a distanza è l’unico modo, al momento, per garantire il diritto allo studio degli studenti».

Certo, è molto difficile chiamarla “scuola” perché la scuola vera, quella che si frequenta in un’aula scolastica, non si riduce a una mera trasmissione di contenuti, condivisione di materiali e assegnazione di compiti da svolgere, ma si fonda anche sulle relazioni interpersonali che sono irrinunciabili nella dinamica insegnamento-apprendimento.

Tuttavia, è anche vero che la sospensione delle lezioni è destinata a prolungarsi, almeno stando alle ultime notizie. Qualcosa si deve pur fare, anche rivedendo le programmazioni individuali e/o di dipartimento d’inizio anno. Diciamo che la didattica a distanza, a prescindere dagli strumenti e metodi che ogni docente è libero di applicare (non dimentichiamo che questa metodologia didattica non è un obbligo contrattuale, tant’è vero che anche il ministro del MIUR ha recentemente fatto appello alla “morale” degli insegnanti), fornisce a docenti e discenti l’occasione per mettere in campo competenze diverse rispetto a quelle consolidate da tempo.

CHE COS’È IL DIGITAL STORYTELLING?

“Raccontare delle storie” a scuola – anche attraverso le lezioni a distanza – si può. Presentare degli argomenti in modo accattivante utilizzando molte piattaforme che il web ci offre, è certamente una valida alternativa alle videolezioni che molti docenti, di tutte le scuole italiane, stanno utilizzando proprio per mantenere un legame con i propri studenti e, nello stesso tempo, cercare di non perdere tempo e svolgere, nel limite delle possibilità, i programmi che dal 23 febbraio hanno subito uno stop.
Non solo, anche gli studenti, una volta presa confidenza con questi strumenti, possono creare delle “storie digitali” divertendosi.

STRUMENTI DA UTILIZZARE

Ci sono molte piattaforme che possono essere utilizzate nel Digital Storytelling. Quelle che di seguito suggerisco sono tutte free, in alcuni casi richiedono il pagamento di opzioni che non sono affatto indispensabili per il lavoro da svolgere.

SPARK ADOBE per la creazione di post, page e video. QUI una pagina illustrativa e un video tutorial

BOOKCREATOR per la creazione di e-book (il testo può essere integrato con immagini, suoni e video). La pagina contiene anche un video tutorial per utilizzare lo strumento ma è davvero molto semplice! Attenzione: funziona con vari dispositivi ma con pc solo se è installato Crome per la navigazione.

OURBOOX per la creazione di e-book, meno versatile, a mio parere, rispetto a BookCreator.

STORY JUMPER sempre per creare e-book. QUI il video tutorial.

STORYBOARD THAT è uno strumento con cui “raccontare storie” attraverso i fumetti… per tutte le età! QUI un video tutorial

VOKI simile a Stoyboard That ma più interattivo (possibile aggiungere testi parlati). L’unico limite è la durata dei video che si possono produrre che è davvero molto limitata. QUI video tutorial

ANIMOTO per la creazione di video. QUI video tutorial

THINGLINK per costruire mappe interattive. QUI un video tutorial

KNIGHT LAB in alternativa a Thing LinK per creare mappe interattive. QUI un video tutorial (in inglese!).

AVVERTENZE

È molto importante la scelta delle immagini (specialmente se si vuole rendere pubblico il lavoro fatto… non indispensabile ma perché rinunciare se il risultato è bello?). Posto qua sotto il video tutorial che può servire per orientarvi facilmente nella scelta delle immagini senza incorrere nella violazione del copyright.

UN’ULTIMA SEGNALAZIONE: un sito interamente dedicato al digital storytelling da cui si possono trarre molti spunti.

BUON LAVORO A TUTTI!

PRONTI PER LA #MATURITÀ2018? SÌ, MA SENZA LO SMARTPHONE (E ALTRE DIAVOLERIE TECNOLOGICHE)


Come ogni anno l’Esame di Stato del II ciclo (noto ai più con l’etichetta “di maturità” che, però, è stata abolita fin dal 1997) è stato anticipato da una circolare del MIUR, diramata in tutte le scuole superiori, che riguarda l’uso dei dispositivi tecnologici. Viene confermato “il divieto tassativo per maturande e maturandi, nei giorni delle prove scritte, di utilizzare cellulari, smartphone, PC e qualsiasi altra apparecchiatura elettronica in grado di accedere alla rete o riprodurre file e immagini, pena l’esclusione dall’Esame”.

Nei licei e istituti in cui avrà luogo domani, 20 giugno 2018, la prima prova scritta dell’Esame di Stato conclusivo, dovrà anche essere disattivato qualunque collegamento della scuola con la rete Internet e dovranno essere resi inaccessibili aule e laboratori di informatica, nonché qualunque tipo di personal computer collegato o collegabile alla rete.

Non si tratta di una novità perché da molti anni, pur considerando nel frattempo il progresso delle nuove tecnologie, questo divieto esiste e la punizione per i trasgressori è severissima: chi viene colto in flagrante, infatti, non potrà più continuare l’esame.

Eppure, immancabilmente a poche ore dalla lettura delle tracce della prima prova vengono diffusi i testi e in molti siti prolificano le tracce svolte. Ciò vale, naturalmente, anche per la seconda prova scritta che cambia a seconda dell’indirizzo di studi.

Gli studenti, insomma, non sembrano affatto intimoriti dall’eventuale punizione. Certi studenti, almeno. Eppure le commissioni procedono al ritiro dei telefonini prima dell’inizio delle prove. Quanto agli altri dispositivi, un tablet o un notebook non sono certamente facili da nascondere. Ma allora come fanno? Se poi la rete dell’istituto scolastico è disconnessa, è chiaro che devono possedere dispositivi dotati di connessione propria.

Un sito molto frequentato dagli studenti, Studenti.it, qualora ce ne fosse bisogno ha pubblicato recentemente un post in cui si elargiscono consigli su come “fregare” la commissione e consultare indisturbati il proprio dispositivo.

La classica “furbizia”, più che collaudata durante le prove scritte in classe, è quella di consegnare un vecchio cellulare alla commissione tenendosi in tasca lo smartphone di ultima generazione che potrà tornare utile durante le pause ai servizi. Poi c’è lo smartwatch che sicuramente i commissari d’esame non sanno distinguere da un orologio normale e che si rivelerà fonte di utili suggerimenti stando comodamente seduti al proprio banco.

A questo punto faccio due considerazioni:

1. I responsabili di un sito che dà consigli su come trasgredire a delle disposizioni ministeriali dovrebbe essere denunciato per istigazione a delinquere.

2. Se un sito, complice l’audace maturando di turno, pubblica fotografie dei testi delle tracce e svolgimenti e soluzioni varie prima della conclusione dell’esame (che dura 6 ore), dovrebbe essere oscurato per almeno 30 giorni. In caso di recidiva, una bella multa da 1000 euro minimo e la chiusura definitiva del sito.

Forse posso sembrare troppo rigida ma i giovani devono imparare che nella vita le cose si conquistano con l’impegno e la fatica. Le regole vanno rispettate e cercare i sotterfugi non fa di certo crescere.

Ah già, l’esame non si chiama più di “maturità”. I diciannovenni hanno ancora tanta strada da fare per diventare adulti.

[immagine da questo sito]

PER CHI PENSA CHE SIA DIFFICILE INSEGNARE LE LINGUE CLASSICHE AI GIOVANI D’OGGI

pascoli giovane

Si legge poco, e poco genialmente, soffocando la sentenza dello scrittore sotto la grammatica, la linguistica. I più volonterosi si svogliano, si annoiano, si intorpidiscono; e ricorrono a traduttori, non ostinandosi più contro difficoltà che, spesso a torto, credono più forti della loro pazienza. E l’alunno, andando innanzi, si trova avanti ostacoli sempre più grandi e numerosi; a mano a che la via si fa più erta e malagevole cresce il peso sulle spalle del piccolo viatore. Le materie di studio si moltiplicano, e l’arte classica e i grandi scrittori non hanno ancora mostrato al giovane stanco pur un lampo del loro divino sorriso. Anche nei Licei, in qualche Liceo, per lo meno, la grammatica si stende come un’ombra sui fiori immortali del pensiero antico e li adduggia…

Così scriveva Giovanni Pascoli nel 1894, invitato dall’allora ministro Ferdinando Martini «a indagare cause e accennare rimedi di mali» riguardo all’insegnamento del latino nelle scuole.

L’unica differenza è che oggi al posto dei traduttori usano direttamente Internet.

SECONDO COMPLEANNO

Torta-2-anni-
Sono distratta, parecchio. E ho poca memoria, decisamente. Sono talmente distratta e ho talmente poca memoria che il 5 luglio è passato e io me ne sono dimenticata.
Sto invecchiando e il mio blog, sonnecchioso in questo caldo luglio da poco iniziato, invecchia con me.

Il 5 luglio laprofonline ha compiuto due anni.
Quando ho aperto questo blog avevo dei progetti e mi pare di averli realizzati un po’ tutti, seppur con un ritmo meno serrato rispetto al primo anno (ah, l’entusiasmo dell’inizio che poi inevitabilmente scema!): negli ultimi mesi, un po’ per stanchezza un po’ per gli innumerevoli impegni lavorativi e un po’ per quella verve che pian piano ho perso, ho pubblicato pochi post, cercando comunque di tenere aggiornati i colleghi, gli studenti e le famiglie su ciò che capita nel mondo della scuola (a volte le notizie, ahimè, sono tutt’altro che buone), ho inserito nuovi materiali di studio per i ragazzi e, cosa che normalmente passa inosservata, ho arricchito il blog con nuovi link, cercando in rete ciò che può essere interessante e utile un po’ per tutti. Insomma, l’impegno ce l’ho messo, spero di aver fatto un buon lavoro.

Ma veniamo, come di consueto, ai numeri del blog, anche per vedere com’è cresciuto – o meno – nell’arco dei 12 mesi appena trascorsi.

Ho pubblicato 101 nuovi articoli e 22 nuove pagine. Il numero delle pubblicazioni è decisamente minore rispetto allo scorso anno ma bisogna considerare che, specie per ciò che riguarda le pagine, i materiali inseriti nei primi 12 mesi erano perlopiù già pronti e mi sono limitata a sistemare appunti preesistenti.
Ricordo che alcune delle pagine sono riservate agli studenti delle mie classi e non sono accessibili a tutti in quanto protette da password.

Nell’ultimo anno le visualizzate totali sono state più di 155mila.
La homepage e gli archivi sono stati visualizzati 21.390 volte.

Il RECORD di visite in un GIORNO rimane quello dello scorso anno: martedì 29 maggio 2012 con 61.083 click. Una cifra enorme, del tutto casuale, che difficilmente potrà essere superata in futuro.

Anche il MESE in cui mi hanno letto di più è rimasto invariato: maggio 2012 con 104.448 visite.

Ed eccoci alla TOP TEN dei miei post e delle Pagine (il numero accanto al titolo si riferisce alle visualizzazioni totali e non quelle relative all’ultimo anno):

1. Odi et Amo: l’amore tormentato di Catullo per Lesbia 18.035
2. La divisione in sillabe 9.789
3. La genesi della “Divina Commedia” 9.359
4. La “Vita Nuova” di Dante e il suo “novissimo” Amore per Beatrice 9.147
5. LEOPARDI, “La ginestra” 8.652
6. Come si calcola il voto finale dell’Esame di Stato 6.448
7. L’Epistola a Cangrande della Scala (XIII) 5.761
8. GIACOMO LEOPARDI. Vita e opere 3.125
9. G. PASCOLI: “Il gelsomino notturno” 2.869
10. Romanticismo e Risorgimento 2.786

E qui c’è una novità che mi fa molto piacere: la Top Ten è costituita interamente da Pagine, nessun post è compreso nelle prime dieci posizioni. Questo significa che laprofonline sta diventando un punto di riferimento per gli studenti che qui possono trovare dei materiali utili per lo studio e, scusate la scarsa modestia, sicuramente migliori rispetto alla tanta robaccia reperibile sui siti più conosciuti e frequentati da chi non studia ma vuol semplicemente trovare chi fa i compiti al posto suo.

Veniamo ora al numero dei COMMENTI: nell’ultimo anno sono stati 628 (una buona metà, comunque, sono costituiti dalla mie repliche!), una cifra leggermente superiore a quella registrata nei primi 12 mesi.

Il post che ha avuto il maggior numero di commenti è stato QUANTO LAVORA UN PROF? 1.759 ORE L’ANNO con 32. Un bel numero, considerata la media, ma è un “record” che mi porta tanta amarezza dato che, proprio a causa della discussione che il post ha generato, una bella amicizia, che dura da più di quattro anni, si è incrinata. Pazienza. Anche questi sono i rischi che si corrono quando si tiene un blog e, soprattutto, quando l’argomento è parecchio spinoso.

Un ultimo dato, che fino ad oggi non ho mai inserito in questi post “autocelebrativi”: ad oggi laprofonline ha 70 followers. Non un gran numero, però, come si dice, pochi ma buoni!

Bene. Direi che per ora è tutto.
Spero di aggiornare i dati il prossimo anno …

Ai miei lettori, infine, chiedo di continuare a seguirmi e, a quelli più assidui, di inserirmi nell’elenco dei Preferiti, possibilmente, per avermi sempre a portata di … mouse!

A tutti dico: GRAZIE DI CUORE!

UN RIPASSO VELOCE? PROVA CON BIGNOMI

bignomi ramazzottiAi miei tempi c’erano i Bignami, snelli e agili compendi su cui si potevano ripassare le diverse discipline scolastiche. Negli anni Settanta e Ottanta andavano per la maggiore, in gradita compagnia dei traduttori che riportavano, oltre ai testi in lingua originale (perlopiù latino e greco), anche la traduzione in interlinea e, per le opere in versi, la metrica, bestia nera dei liceali, soprattutto quelli che frequentavano il classico. Non esistevano i computer, Internet faceva ancora parte della fantascienza e gli studenti si arrangiavano come potevano. Naturalmente c’era anche chi studiava sui Bignami, ma in realtà per una preparazione adeguata quei libricini non erano sufficienti in quanto parecchio riduttivi.

I tempi ora sono decisamente cambiati. Oltre a tutte le risorse digitali di cui gli studenti possono disporre (i siti ideati apposta per agevolare lo studio, anche se talvolta si sostituiscono agli allievi svolgendo i compiti per loro, ma anche le integrazioni ai libri di testo facilmente accessibili, corredati da attività specifiche per il ripasso e il recupero), è nato da poco, a cura di mamma Rai, il sito web www.bignomi.rai.it. Sembra un gioco di parole tra Bignami e Bignomi ma in realtà la parola va letta separando BIG da NOMI, ovvero i big che si sono prestati a dar voce e volto all’ultima novità nell’ambito del ripasso scolastico. L’idea è di Giovanni Benincasa, autore tv di grande esperienza e capacità di inventare nuovi strumenti per accattivarsi le simpatie dei giovani e non solo. Infatti, l’autore del Bignomi, il cui slogan è «Ripassa da noi», ritiene possa essere interessante anche per chi non frequenta la scuola da tanto tempo e magari è un po’ arrugginito. O semplicemente per chi vuole tenere la mente allenata e rinfrescare un po’ le conoscenze scolastiche ormai lontane.

Ma cos’è ‘sto Bignomi? Si tratta di cento clip, le prime di una lunga serie, a quanto pare, in cui alcuni vip tengono delle mini lezioni, della durata di pochi minuti, su argomenti letterari e storici. Così gli studenti che volessero ripassare il Risorgimento, possono fare affidamento su Rosario Fiorello che, con fare accattivante, lo racconta in una manciata di minuti. E che dire di Paola Cortellesi che espone Goldoni o disserta sulle origini della lingua italiana?

Altri attori vengono in soccorso agli studenti che aspettano l’ultimo momento per ripassare la lezione: così il simpatico Riccardo Rossi tratta la Questione Romana e Claudio Amendola espone l’indispensabile su Alfieri. Poi c’è la giovane Micaela Ramazzotti, perfettamente calata nel ruolo della prof, con tanto di occhiali, che espone in breve la Divina Commedia dantesca.

Non mancano i cantanti: a Max Pezzali è affidato il compito, per esempio, di trattare la Letteratura italiana con Italo Svevo e la storia con una lezione sulla II guerra mondiale; Malika Ayane si dedica invece a un poeta italiano del Novecento, Giuseppe Ungaretti.

E che dire degli sportivi? Una delle clip sulla letteratura di casa nostra ha come protagonista il pilota Alex Zanardi con il compito di illustrare in poche parole l’opera di Petrarca.

Questi sono solo degli esempi, naturalmente. La Rai, inoltre, rende nota la possibilità di scaricare le applicazioni per iOS o per Android, per avere le clip sempre a portata di telefonino.
Una raccomandazione agli studenti: non chiedete soccorso ai Bignomi per i compiti in classe. Le clip trattano gli argomenti molto all’acqua di rose, come si suol dire, e inoltre sarebbe scomodo copiare dai video, specialmente senza l’audio. 😉

LAPROFONLINE SI MERITA IL PREMIO SUNSHINE AWARD

sunshine-award
Grazie a Liù il blog laprofonline si è meritata il Premio Sunshine Award.

Ovviamente lo accetto ben volentieri e mi sottopongo agli “obblighi” di rito.

Prima di tutto, esprimere alcune preferenze:

1) Colore preferito: rosa

2) Animale preferito: gatto

3) Numero preferito: 11 (è il giorno in cui sono nata)

4 ) Drink preferito non alcolico: acqua minerale naturale ( a parte che sono astemia, e meno male che mi chiedono la preferenza su una bevanda non alcolica, davvero non bevo quasi mai nient’altro che acqua … me ne bevo tantissima!)

5) Preferisci FB o Twitter: veramente non ho l’account in nessuno dei due però Fb assolutamente no, lo odio proprio, casomai potrei fare un pensierino su Twitter

6). La tua passione: leggere e scrivere

7) Preferisci ricevere o fare regali: farli

8) Modello preferito: ❓ (non capisco ma mi consolo perché penso di non essere la sola!)

9 ) Giorno preferito della settimana: lunedì (è il mio giorno libero!)

10) Fiore preferito: orchidea

Ora dovrei nominare a mia volta 10-12 blogger. Spero che Liù mi perdoni ma preferisco evitare. Un po’ perché la blogosfera da me frequentata è assai ridotta e credo che tutti i miei amici, o quasi, abbiano già ricevuto il premio. Un po’ perché so quanto a molti risulti antipatico continuare la catena e non vorrei mettere in difficoltà nessuno.

Pertanto, confidando nella comprensione di Liù, la ringrazio ancora per questa bella sorpresa, certamente inaspettata perché ci frequentiamo, blogghisticamente parlando, da poco (ma evidentemente la parte di sangue siculo che scorre nelle miei vene ci mette bene in sintonia 😉 ). Infine, invito tutti i lettori a visitare i miei blogamici che si trovano sul blogroll del mio blog principale.

CERVELLI NON IN FUGA


Ha vent’anni e frequenta la Bocconi. Matteo Achilli è già stato ribattezzato “lo Zuckerberg italiano”, appellativo affibbiatogli dal settimanale Panorama Economy.

Il merito di Achilli è quello di aver inventato un social network per chi cerca lavoro. Tutto qui, vi chiederete. Chissà quanti ce ne sono. E invece pare di no. Il ventenne bocconiano è il creatore del primo social network italiano a fini professionali: Egomnia. Non solo: la Provincia di Milano ha adottato il portale inventato dallo studente integrandolo con il database di aziende a disposizione dell’Afol (Agenzia provinciale per la formazione, l’orientamento e il lavoro). [informazioni più precise QUI]

Insomma, c’è bisogno degli “Archimedi Pitagorici” nostrani. Cerchiamo di tenerceli stretti!

Approfitto per segnalare un altro cervello non in fuga: si tratta di Stefano Maggiolino, ingegnere dei materiali, che assieme al suo team ha creato e produce i tatuaggi non permanenti in oro e argento. Vengono esportati in tutto il mondo con il marchio Genefinity. L’unico Paese in cui ciò non è stato possibile è l’Italia. Sul nostro territorio, infatti, i tatuaggi vengono distribuiti da una nota catena di gioiellerie con il proprio marchio. 😦

Ne ho parlato QUI. Il post linkato contiene anche un’intervista esclusiva realizzata lo scorso anno.

PIACENZA: SESSO IN CAMBIO DELLA SUFFICIENZA. DOCENTE ARRESTATO

Adescava le sue allieve minorenni attraverso Facebook e chiedeva loro incontri sessuali in cambio della sufficienza o voti migliori. In almeno un caso gli è andata male ma nell’altro, in cui è implicata un’allieva minorenne, ha ottenuto anche un rapporto sessuale completo. Non solo: cambiava spesso l’account utilizzato per chattare, facendolo modificare anche all’alunna minorenne, per non essere scoperto. Ma è stato tradito dall’atteggiamento troppo, diciamo così, conciliante nei confronti delle allieve carine rispetto agli altri componenti della classe.

Il fatto è successo a Piacenza ed ha come teatro un istituto tecnico commerciale. Il docente di Informatica, accusato di atti sessuali con minorenne (di meno di 16 anni) con l’aggravante dell’affidamento per motivi di istruzione. Ad aggravare ulteriormente la sua posizione un’altra accusa, di tentata violenza sessuale nei confronti della ragazzina che non ha ceduto alle sue advances e che, rea di essersi confidata con le compagne, è stata minacciata, sempre via Facebook, se non avesse smentito il fatto e dichiarato di avere interpretato male le richieste del professore.

Il docente, però, è stato scoperto, grazie anche alle indagini della Polizia Postale, arrestato e condotto in carcere.

Il fatto in sé è deprecabile e testimonia che a volte l’amicizia tra allievi ed insegnanti sul social network più famoso al mondo è caldamente sconsigliata.

[LINK della fonte]

DETENUTO PARLA CON I PROF DEL FIGLIO VIA SKYPE

TRIESTE. Detenuto parla con i prof del figlio attraverso Internet. La Direzione penitenziaria di Trieste e la Magistratura di sorveglianza hanno autorizzato – per la prima volta nella storia della realtà penitenziaria italiana – che T.M., detenuto nella casa circondariale di Trieste, avesse un videocolloquio con gli insegnanti del figlio minore che risiede in un comune della provincia di Udine.
L’assistenza al detenuto è stata offerta dall’associazione onlus “Auxilia” attraverso i suoi volontari, utilizzando Skype e attrezzandosi con due diverse postazioni informatiche. (Il Piccolo)

E poi ci sono quelli che malignano che certi genitori si disinteressano dei figli …