La punteggiatura


Il sistema di punteggiatura comprende i segni di interpunzione che corrispondono, nello scritto, all’intonazione di voce nel parlato, e i segni grafici che non hanno valore espressivo ma servono a rendere più chiaro un testo.
Usare bene la punteggiatura non è facile come si può pensare e, infatti, molto spesso anche sulla carta stampata sono evidenti degli errori nell’uso dei segni di interpunzione. Inoltre, l’utilizzo della punteggiatura dipende anche dallo stile che si intende seguire.

I testi in STILE COESO e ipotattico sono caratterizzati da periodi lunghi e articolati e presentano una punteggiatura ricca. Vengono usati tutti i segni; in particolare compaiono frequentemente i due punti e il punto e virgola.
I testi in STILE SEGMENTATO e paratattico utilizzano tutti i segni, con l’eccezione del punto e virgola che compare raramente. Dato che hanno periodi molto brevi, presentano un gran numero di punti, che compaiono anche al posto delle virgole, dei due punti e soprattutto del punto e virgola.
Il caso estremo di stile segmentato è il testo giornalistico, per cui si parla di punteggiatura giornalistica.

Detto questo, si possono individuare delle regole che rientrano nella norma d’uso e dei divieti.

LA VIRGOLA (dal latino virgula = bastoncino) non ferma il discorso ma lo fa continuare. La pausa è appena percettibile ma la posizione della virgola può cambiare completamente il senso della frase, quindi bisogna fare molta attenzione nel suo utilizzo.
Generalmente la virgola si usa per separare:
 alcune frasi legate tra loro da un unico pensiero
 gruppi di parole o parole inserite, non indispensabili, ma che completano il pensiero
 parole accostate in un elenco
NON VA MAI USATA tra il soggetto e il predicato, tra predicato e complemento oggetto, tra il verbo essere e l’aggettivo o il nome (nel predicato nominale) e tra un nome e il suo aggettivo. Nel periodo, la virgola non può separare la frase principale e le frasi che ne dipendono direttamente (esempio: Spero che tu venga all’appuntamento).

IL PUNTO (detto anche FERMO) segnala lo stacco netto alla fine di una frase. Indica una pausa più lunga rispetto alla virgola e al punto e virgola. Quando si vuole evidenziare un distacco più forte nel testo si va a capo ed il nuovo enunciato inizierà con la lettera maiuscola.
Generalmente il punto si usa per segnalare:
 abbreviazioni, sempre dopo una consonante: ecc. dott. sig.
 sigle non molto note o difficili da pronunciare come una parola vera e propria (d.d.l. = disegno di legge)
 la numerazione progressiva di parti, capitoli, paragrafi di un testo (1.2.3. = parte prima, capitolo secondo, paragrafo terzo)

IL PUNTO E VIRGOLA rappresenta una via di mezzo tra il punto e la virgola in quanto indica uno stacco più forte rispetto alla virgola, ma meno forte di quello indicato dal punto. Poiché si usa per chiudere le frasi coordinate fra loro, si può dire che sia più vicino al punto che alla virgola. È tradizionalmente utilizzato per separare proposizioni coordinate in periodi complessi o per enumerare porzioni di testo abbastanza ampie. È anche usato per separare gli elementi negli elenchi.
L’utilizzo del punto e virgola è molto personale: nello stile segmentato, infatti, non è mai usato mentre è più frequente nello stile coeso.

I DUE PUNTI servono a spiegare, illustrare o a giustificare il senso del periodo. Indicano uno stacco breve e si usano anche per introdurre il discorso diretto, accompagnato dalle virgolette o lineette.
Spesso si abusa di questo segno; è bene tener presente che i due punti NON SI USANO MAI:
 tra il predicato e il soggetto, anche se questo è formato da un elenco di più elementi
 tra il predicato e il complemento oggetto, anche se questo è formato da un elenco di più elementi

Gli altri SEGNI DI INTERPUNZIONE (sul cui utilizzo credo non servano precisazioni) sono:

IL PUNTO INTERROGATIVO
IL PUNTO ESCLAMATIVO
I PUNTINI DI SOSPENSIONE

Altri SEGNI GRAFICI usati nell’ambito della punteggiatura sono:

LE VIRGOLETTE che indicano:
 un discorso diretto
 titoli di libri, giornali, riviste, film (ma nella videoscrittura, al posto delle virgolette, in questo caso si usa il carattere corsivo)
 sfumature di significato diverso dal solito
 una citazione d’autore (anche in questo caso, nella videoscrittura, al posto delle virgolette, si usa il carattere corsivo)
 se incolonnate, una ripetizione

LE LINEETTE si usano per indicare:
 un discorso diretto, un dialogo
 una parola o un gruppo di parole non indispensabili (un inciso), come la virgola

LE PARENTESI servono per:
 racchiudere una spiegazione
 isolare un inciso (più della virgola e delle lineette)
 indicare una lacuna nel testo (in questo caso, meglio utilizzare le quadre con all’interno i tre puntini di sospensione)
 segnalare una nota nel testo
 indicare gli elementi di un elenco, ma in questo caso si usa solo quella destra

L’ASTERISCO segnala:
 una nota al testo
 un nome, una data, un luogo che non si vogliono citare

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