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CONCORSO PER DIRIGENTI SCOLASTICI: UN DISASTRO E INTANTO MEZZA ITALIA E’ SENZA PRESIDE

La prima fu la Lombardia: il Consiglio di Stato ha, infatti, bloccato l’immissione in ruolo di 355 dirigenti che avrebbero dovuto essere assunti attraverso il concorso bandito la scorsa estate. Un numero decisamente più basso rispetto ai posti dichiarati disponibili al momento del bando, causa il taglio richiesto dalla Spending Review. Ma anche in altre regioni – Toscana, Umbria, Lazio, Calabria, Basilicata …- il concorso rischia di essere annullato dalla pioggia di ricorsi, presentati per varie ragioni, che sono pervenuti al Tar da parte dei candidati risultati non idonei.

Per quanto riguarda la Lombardia, il problema è che le buste contenenti le prove scritte erano trasparenti e non garantivano la tutela dei dati personali degli aspiranti dirigenti che, come si sa, vanno scoperti solo a correzione avvenuta.

Sotto accusa sono, però, ancora una volta i test preselettivi, di certo non nati sotto una buona stella. A fine agosto, infatti, il MIUR aveva dovuto eliminare quasi mille test, fra quelli pubblicati sul sito perché servissero ai candidati come allenamento, che erano mal formulati oppure le cui risposte risultavano errate. Poi, a prova preselettiva avvenuta, altri errori erano emersi e avevano causato dei ricorsi che avevano comunque dato la possibilità agli aspiranti presidi di partecipare alle prove successive.

Tutto da rifare, dunque? Secondo Marcello Pacifico dell’Anief sì. Tant’è che anche a viale Trastevere si stanno muovendo in tal senso. E che fare dei mille dirigenti scolastici già nominati in ruolo? «Cercheremo di consolidare comunque le loro posizioni – assicura Lucrezia Stellacci, dirigente del ministero dell’Istruzione – nell’ottica della conservazione degli atti».

Insomma, l’Italia dei pasticciacci brutti di Viale Trastevere va avanti.

[fonte: Il Corriere]

CONCORSO PER DIRIGENTI SCOLASTICI: L’ELENCO DEGLI AMMESSI ALL’ORALE IN FRIULI – VENEZIA GIULIA

L’Ufficio Scolastico del Friuli – Venezia Giulia ha pubblicato l’elenco degli aspiranti Dirigenti Scolastici che hanno superato gli scritti e, quindi, vengono ammessi agli orali. (CLICCA QUI per l’elenco)

Su 122 candidati che avevano superato la prova preselettiva, sono stati ammessi in 38, pari al 31,1 %. Notevole il numero delle donne ammesse all’ultima prova: ben 26.

Considerando che all’epoca del bando i posti previsti a concorso, sempre per la regione Friuli – Venezia Giulia, erano 46, va da sé che teoricamente tutti gli ammessi all’orale avrebbero il posto sicuro, sempre che superino quest’ultima fatica. Lo scarto tra il numero di posti disponibili e quello degli aspiranti al posto di Dirigente Scolastico (46 contro 38) fa ben sperare che possano ottenere la nomina anche nell’eventualità che vi sia un ridimensionamento del numero in conseguenza dell’accorpamento fra scuola previsto dalla manovra di Ferragosto.

In Friuli – Venezia Giulia si erano presentati alla preselezione in 404 e avevano superato le prove, appunto, in 122 (30,2%).

CONCORSO DIRIGENTI SCOLASTICI: UN DUBBIO LEGITTIMO SU COMMISSIONI E SOTTOCOMMISSIONI

Pubblico un articolo apparso su Tuttoscuola.com in cui si esprimono delle perplessità, legittime a mio parere, sull’eventuale suddivisione delle commissioni d’esame che devono valutare i candidati al concorso per Dirigente Scolastico. In questo caso, infatti, non si potrebbe garantire la presenza di un unico presidente per le sottocommissioni, quindi verrebbe a mancare quel “membro di garanzia” che dovrebbe vigilare sulla corretta procedura dell’esame, onde evitare, diciamo così, “trattamenti particolari” per alcuni candidati. Oltre al dubbio, anche il sospetto, ahimè, è legittimo.

Le procedure di svolgimento del concorso per dirigente scolastico sono ad un punto di svolta ed il ministro dell’istruzione Profumo in più occasioni ha ribadito di voler chiudere in tempi stretti il concorso per assumere 2836 dirigenti scolastici .

I prossimi 14 e 15 dicembre si svolgeranno contemporaneamente su tutto il territorio nazionale le prove scritte del concorso. Le commissioni esaminatrici possono essere suddivise in sottocommissioni qualora i candidati superino complessivamente le 500 unità, con l’integrazione di un numero di componenti, unico restando il presidente, pari a quello delle commissioni originarie e di un segretario aggiunto.

Anche se la “conta” puntuale verrà fatta con i presenti effettivi alle prove scritte, in base al numero dei candidati ammessi alla prova scritta, sicuramente in Campania, Lazio, Lombardia, Puglia, Sicilia e Veneto, probabilmente in Calabria, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana si renderà necessario procedere alla nomina di sottocommissioni.

Ecco allora l’interrogativo. Con quali modalità e forme si procederà alla correzione degli elaborati, dal momento che non è previsto che il presidente della commissione originaria diventi presidente coordinatore delle sottocommissioni formate da due commissari ed un presidente? In altre parole come verrà garantita la presenza dell’unico presidente ai lavori contemporanei di due o tre commissioni?

CONCORSO PER DIRIGENTI SCOLASTICI: LE DATE DELLE DUE PROVE SCRITTE

Secondo quanto dichiarato dal ministro del MIUR, Mariastella Gelmini, nel corso dell’iniziativa “Anp per l’Innovazione” tenutasi a Roma il 27 ottobre, le due prove scritte del concorso per Dirigenti Scolastici si terranno il 14 e il 15 dicembre prossimo, su tutto il territorio nazionale. Lo anticipa Orizzontescuola.it.

Le prove, come comunicato dal ministro, verteranno su argomenti strettamente attinenti il profilo professionale del dirigente scolastico.

[altra fonte: tecnicadellascuola]

AGGIORNAMENTO DEL POST, 1 NOVEMBRE 2011

Il grafico mostra le percentuali nelle diverse fasce d’età dei candidati ammessi alle prove scritte del concorso, regione per regione (QUI tutti gli elenchi relativi agli idonei)

RIEPILOGANDO:

Si sono presentati a sostenere la prova preselettiva in 33161 a fronte di 43188 domande presentata, circa 77%.

Ne sono stati ammessi in 9120, il 27% dei partecipanti. I posti messi a concorso sono, com’è noto, 2382.

Un rapporto di 3,8 per ogni posto, non considerando gli ammessi con riserva che, in caso di mancato accoglimento nel merito del ricorso, potrebbero farlo abbassare ulteriormente.

Le donne sono in netta prevalenza, quasi tre su quattro.

È in Lombardia la più giovane ammessa in assoluto: Marsiletti Laura nata il 10/12/81, ventinove anni.

In Campania, Del Deo Anna nata il 21/02/1981 ha da poco compiuto i trent’anni.

Un ammesso su cinque ha meno di quarant’anni.

Nella fascia di età fino a 33 anni ci sono più di 100 ammessi.

[FONTE DELLA NOTIZIA E DEL GRAFICO AETNASCUOLA.IT]

CONCORSO PER DIRIGENTI SCOLASTICI: QUOTE ROSA IN ECCESSO


La notizia non mi consola nemmeno un po’, specialmente considerando il mio punto di vista sulle donne preside esposto in questo post.
La scuola è destinata ad essere diretta dalle donne: nella prova preselettiva, infatti, sono risultate idonee 6.586 donne contro 2.525 uomini. Sfatato, dunque, il detto: le scuole? un mondo di donne (insegnanti) guidate da uomini (presidi).

Se le percentuali degli ammessi alle prove scritte (cioè quei docenti che hanno superato il test d’ammissione) saranno confermate, le donne preside saranno più del 72%. Il numero maggiore di candidate idonee si riscontra nel Sud Italia; nella sola Sicilia si sfiora il 70%.

Solo dieci anni fa, tra i dirigenti scolastici le donne non raggiungevano il 40% (esattamente il 38,6%) e negli istituti superiori c’era soltanto una donna ogni quattro dirigenti.
Ora si registra una controtendenza e solo al Nord i candidati maschi, se pur di poco, hanno raggiunto percentuali di ammissione più elevate dei candidati maschi di altri territori.

Visto che stanotte si festeggia Halloween, mi viene spontaneo rivolgermi agli studenti al grido di: “Ragazzi tremate, le streghe son tornate!”

P.S. le candidate donne non me ne vogliano: sto scherzando, naturalmente. E poi la mia esperienza – negativa – con le presidi donne risale a più di vent’anni fa. Nel frattempo Il “sesso debole” ha dimostrato di non essere debole affatto. Non abbiamo più bisogno di mostrare di aver le palle per sentirci pari agli uomini. O no? 🙂

[fonte: Tuttoscuola.com; immagine da questo sito]

PERCHÉ NON HO FATTO IL CONCORSO A PRESIDE


Dopo aver riempito il blog di articoli sul concorso per Dirigenti Scolastici, per una volta parlo di me e, soprattutto, mi permetto di usare il vecchio termine “preside” che da molti anni è stato sostituito, anche se la maggior parte della gente continua a chiamare preside il D.S.

Fin da quando ho iniziato ad insegnare mi sono riproposta di fare, prima o poi, il concorso per diventare preside. Chiamatela fissazione, se volete, ma quello era esattamente il mio progetto per gli anni futuri. Non ho mai pensato di “buttarmi” in questa avventura in giovane età, però. Credevo che per fare la preside fosse necessario avere una certa età per essere credibili. Forse psicologicamente ero condizionata dal fatto che, giovane e non proprio da buttare qual ero, spesso mi dovevo scontrare con i pregiudizi dei genitori che pensavano fossi alle prime armi mentre in realtà insegnavo da quindici anni.

Quest’ultimo concorso, la cui prova preselettiva si è svolta due settimane fa, avrebbe potuto essere l’occasione che aspettavo. In effetti, per tutta l’estate ci ho pensato. Ma non trovavo una valida motivazione per perdere ore ed ore sui libri (e poi al p.c., quando avrebbero pubblicato la batteria di test su cui esercitarsi) proprio durante le vacanze. Rischiavo di iniziare l’anno scolastico più stressata di quanto non lo fossi a luglio, al termine dell’esame di Stato. No, no. Non era per niente una buona idea.

Credete che me ne fossi fatta una ragione e … amen? Nossignori. Ogni volta che pensavo di presentare l’istanza on line – intanto, che mi costa? è gratis … mica come le carte bollate che ho dovuto compilare per i precedenti concorsi a cattedre! -, cercavo di convincermi degli enormi svantaggi che fare la preside comporta, contro l’unico vantaggio, benché per nulla trascurabile: lo stipendio.
Sì, ma il preside non ha giorno libero, sta chiuso nel suo ufficio mattina e pomeriggio, circondato da scartoffie d’ogni genere, pressato dagli amministrativi che chiedono firme su firme, assillato dalle richieste a volte pretestuose degli studenti, assalito dai genitori furibondi che vanno a lamentarsi per un nonnulla … no, no, non mi sarebbe piaciuto. In pratica è un burocrate e perde il contatto con la realtà didattica che è l’unica in grado di dare gratificazioni, anche se le delusioni non mancano. Ma un preside che gratificazioni ha, a parte lo stipendio? Alla fine, posto che ne abbia – come ne ha qualunque persona ami il suo lavoro -, le paga a caro prezzo.

La cosa che maggiormente sembrava condizionare la mia decisione di rinunciare al concorso è stata la mia esperienza di docente alle prese con le presidi donne: una peggio dell’altra. Ne ho dedotto che dev’essere la professione in sé a far diventare le donne delle vere str***e. Come spesso capita quando il gentil sesso ottiene un posto che per decenni è stato appannaggio dell’uomo. Sì, dev’esser proprio questo il motivo.

Motivo sufficiente per convincermi a desistere? Ma neanche per idea. Allora ho iniziato a pensare che l’età avanza e con essa la memoria scema, che l’applicazione mentale costa sempre più fatica e, soprattutto, che potevo godermi finalmente quella poca libertà di cui l’insegnamento mi permette di godere, ora che i figli sono grandi. Mi dovevo cacciare di nuovo nei guai? Fare i salti mortali per fare tutto e possibilmente bene, quando avrei potuto fare le cose che devo e quelle che voglio in santa pace, o quasi?

Alla fine credete che io abbia desistito? Ma neanche per sogno. L’istanza on line l’ho fatta ma … sono una dei 3500 imbecilli (mi scusino gli altri se li tratto da par mio) che non ha correttamente interpretato la nota prot. 6636 del 10 agosto 2011, come mi ha fatto gentilmente notare il MIUR nella mail con cui mi comunicava l’esclusione dalla procedura concorsuale e la conseguente eliminazione dell’istanza. Non entro nei dettagli ma gli altri 3499 imbecilli mi hanno capita perfettamente. Forse molti di questi imbecilli hanno fatto ricorso ed io, in un primo momento, mi sono rivolta al mio sindacato per ottenere un supporto … ma poi mi sono resa conto che quello era il pretesto che stavo aspettando per potermi togliere definitivamente dalla mente il concorso per Dirigente Scolastico.

Rammarico? Rimpianto? Forse un po’ sì, come sempre capita quando ci si rende conto di essersi lasciati sfuggire un’occasione, forse l’ultima … se mai faranno un altro concorso sarò del tutto rinco, credo. Ma oggi, leggendo un simpatico commento di una lettrice su un blog aperto per chiedere l’annullamento della prova preselettiva, mi sono rivista, come in uno specchio, e convinta una volta per tutte che se la mia istanza non fosse stata respinta, mi sarei inca***ta come una belva alle prese con libroni su cui cercare i test a cui rispondere, cerchietti da riempire alla perfezione, senza sbavature, in una lotta contro il tempo che non fa per me. Io non riesco a fare le cose di fretta e quando sono costretta, inevitabilmente le faccio male o in modo non soddisfacente. Non sono veloce, questo è un dato di fatto, anche se sono capace di fare tante cose organizzandomi bene. Ma nessuno mi deve fare fretta, altrimenti è la fine.

Ecco come ha commentato la sua esperienza l’aspirante preside che simpaticamente si firma “Docente invecchiata di 10 anni in un solo giorno”:

ciao a tutti, ho 29 anni di esperenza di ruolo alle spalle, ho sempre lavorato con entusiasmo e professionalita e a 55 anni ho pensato di partecipare al concorso per dirigenti. ho studiato tanto e le simulazioni al computer erano buone. 100 quesiti in 35/40 minuti e media oltre l’80% con picchi dell’89%. ieri ho preso coscienza della mia situazione di vecchia, anche se munita di occhiali per la presbiopia dovevo allontanare il foglio con i numeri per poterli mettere a fuoco. il carattere era probabilmente un arial 8 o anche minore. le mani mi tremavano e non riuscivo a sfogliare il librone, facevo fatica ad annerire i pallini e li ripassavo più volte. ovviamente non sono riuscita a leggere tutte le 100 domande, me ne mancavano 11 e alla fine le ho annerite a caso. ho avuto difficoltà anche nella lingua straniera perchè ho letto i numeri di inglese ma avevo scelto francese. a casa ho controllato le risposte e penso di aver fatto 72 punti. ho deciso di non fare ricorso perchè se i dirigenti scolastici del futuro devono essere veloci a sfogliare un libro, avere 10/10 di diottrie, avere la mano ferma quando anneriscono un pallino, io non sono all’altezza perchè quei requisiti non li ho più. largo ai giovani
Bacione a tutti quelli che come me non sono riusciti a leggere tutte le 100 domande.

Cara “docente invecchiata di 10 anni in un solo giorno”, mi associo: LARGO AI GIOVANI!

PROVA PRESELETTIVA CONCORSO PER DIRIGENTI SCOLASTICI: BEN 38 I QUESITI ERRATI. PREVISTO UN MAXIRICORSO

Ancora una volta sono costretta a parlare della prova preselettiva valida per l’ammissione al concorso per Dirigente Scolastico. Su oltre 42mila domande, si sono presentati più o meno 32mila candidati, nelle varie regioni d’Italia. Come ho già esposto nei precedenti post sul tema, alcuni dei non ammessi hanno ottenuto la possibilità di sostenere la prova impugnando la sospensiva del TAR che è intervenuto a difesa dei precari che, pur non avendo i titoli necessari, hanno inoltrato la domanda di partecipazione ed erano stati esclusi dal MIUR. A questi si devono aggiungere i più di 3mila docenti che, per l’errata interpretazione di una delle circolari ministeriali aventi come oggetto le istanze on line, hanno prodotto la domanda in ritardo rispetto al termine stabilito. Di questi, tuttavia, non è stato reso noto il numero che ha deciso di ricorrere al TAR.

Mentre la correzione dei test sta procedendo a rilento rispetto ai tempi stabiliti (a tutt’oggi sono 12 le regioni in cui è stato reso noto il numero degli idonei), la novità odierna è che, secondo i riscontri dell’Anief, delle 100 domande presenti nel test, ben 38 sarebbero errate o inidonee a selezionare i candidati.

Di queste 38 domande sarebbero sbagliate nella risposta 4, altre 18 prevederebbero più risposte esatte rispetto a quelle indicate, e 16 sarebbero mal formulate e, sempre secondo l’Anief, fuorvianti.

Come si sa, i candidati, per essere ammessi alla prima prova scritta del concorso dovevano rispondere esattamente a 80 quesiti su 100. A conti fatti, dunque, il numero degli svarioni, chiamiamoli così, sarebbe decisamente importante (in pratica un quesito su tre sarebbe errato o mal formulato), tanto da far supporre una valanga di ricorsi da parte del candidati già dichiarati non idonei.

In un comunicato l’Anief fa sapere che chiederà al Tar Lazio di ammettere alle prove scritte i ricorrenti esclusi dagli elenchi degli idonei. Considerati, poi, i ritardi con cui vengono pubblicati dal Formez, che ne ha titolarità, i risultati per alcune regioni, i ricorsi saranno ammessi fino al 28 ottobre prossimo.

Insomma, pare che questo concorso pubblico, tanto atteso a sei anni dal precedente, non sia nato sotto i migliori auspici. Dopo la cancellazione di un migliaio di domande, risultate erronee, dalla batteria dei test pubblicata dal MIUR ad agosto, su cui i candidati si sono potuti esercitare, dopo le infinite polemiche da parte del personale precario che ha comunque ottenuto di poter partecipare alla prova e dopo il mancato superamento del test da parte di molti docenti preparati che si sono lamentati del poco tempo a disposizione per la prova preselettiva (100 quesiti cui “dare la caccia” nel librone che ne conteneva più di quattromila in 100 minuti, una vera prova di abilità che ricorda quella del “dito più veloce” in uso anni fa nel quiz Il milionario), questo ulteriore inghippo dovrebbe bastare per far annullare tutto e ripartire da zero.

Ma siamo in Italia e … the test must go on.

PROVA PRESELETTIVA CONCORSO PER DIRIGENTI SCOLASTICI: PUBBLICATI GLI ELENCHI DEGLI IDONEI

Per il momento sono stati pubblicati gli elenchi dei docenti che hanno superato la prova preselettiva del concorso per Dirigente Scolastico in nove regioni: Umbria, Molise, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio , Marche, Basilicata, Campania e Lombardia. La media degli ammessi alla prima prova scritta, che si terrà presumibilmente a breve, si aggira sul 24-25%, con picchi in alcune regioni come la Lombardia (969 idonei su 3195 partecipanti per una percentuale di circa il 30%) e il Friuli – Venezia Giulia (122 idonei su 404 candidati pari al 30% del totale) che si distingue anche per la ragguardevole percentuale dei candidati che hanno ottenuto un punteggio superiore al 90/100 (il minimo per passare agli scritti era 80/100): il 13% dei candidati.

Per consultare gli elenchi pubblicati, regione per regione, CLICCA QUI.
La correzione dei test, curata da Formez Italia, nelle rimanenti regioni riprenderà lunedì 24 ottobre.

Se poi qualcuno vuole “divertirsi” a leggere la testimonianza di una candidata che ha assistito a scene di “ordinaria scorrettezza” da parte di alcuni candidati, durante la prova preselettiva che si è tenuta al Gentileschi di Milano, può cliccare QUI.

PROVA PRESELETTIVA CONCORSO DIRIGENTI SCOLASTICI: LA SOLUZIONE DEI QUIZ

Si è svolta regolarmente, seppur con notevole ritardo rispetto ai tempi previsti, in 113 sedi nazionali la prova preselettiva valida per il concorso per Dirigente scolastico. Su più di 42mila domande si sono presentati 30mila candidati. Anche gli esclusi hanno potuto accedere alla prova, in quanto aventi titolo a partecipare in virtù di un provvedimento cautelare.

Le soluzioni dei quiz sono consultabili sul sito dell’ANP.

CONCORSO PER DIRIGENTI: I FURBETTI ALLA RISCOSSA SUPPORTATI DAL TAR

Pubblico di seguito un interessante articolo di Tuttoscuola che tratta dell’ammissione con riserva alla prova preselettiva del prossimo concorso per Dirigenti Scolastici dei docenti precari che, nonostante non avessero titolo (per partecipare al concorso, infatti, è necessario essere di ruolo da non meno di cinque anni), mercoledì prossimo potranno presentarsi alla prova con in pugno l’ordinanza di sospensiva del TAR del Lazio.
Ciò, come fa notare Tuttoscuola, potrebbe avere delle conseguenze non di poco conto.

È passata nell’indifferenza generale la segnalazione di Tuttoscuola di un infortunio/equivoco del Tar Lazio che ha disposto con ordinanza di sospensiva l’ammissione con riserva di centinaia di precari al concorso per dirigente scolastico, assumendo erroneamente a giustificazione della sua decisione una sentenza della Corte di Giustizia europea non applicabile ai docenti non di ruolo e forse nemmeno allo stesso concorso.

A quanto pare ha ignorato la nostra segnalazione l’Anief che aveva patrocinato la causa; hanno ignorato la notizia quei quotidiani e quei parlamentari che avevano colto l’occasione di quella ammissione disposta dal Tar per attaccare il ministero dell’istruzione. Hanno taciuto anche i sindacati della scuola.

Tra due giorni gli ammessi con riserva alla preselezione si presenteranno con l’ordinanza del Tar in mano e potranno sostenere la prova con gli altri candidati. Il futuro molto probabilmente sarà quello che, purtroppo, interventi parlamentari, recenti e passati, ci hanno fatto conoscere in tante occasioni.

La sentenza definitiva del Tar, forse, riconoscerà l’errore (o sarà costretta a farlo se vi saranno pronunce di altri organi istituzionali), ma probabilmente arriverà a giochi fatti, cioè a concorso espletato. Se, come è già capitato altre volte, la sentenza definitiva arriverà a prove positivamente espletate e a collocazione utile in graduatoria degli esclusi, vi saranno nuovi ricorsi per legittimare quegli esiti e, in caso sfavorevole, vi potranno essere proposte legislative di sanatoria, trasversalmente sostenute in Parlamento, per ratificare il merito conquistato sul campo dei candidati esclusi.

Un deja vu che premierà, ancora una volta, i furbetti dei concorsi.