LA MATEMATICA E’ NEMICA ANCHE ALLO SCIENTIFICO

matematica-5-640x480Il mio nuovo post pubblicato sul blog del Corriere.it “Scuola di Vita” è l’ideale continuazione del precedente in cui trattavo l’aumento delle iscrizioni, per il prossimo anno scolastico, al liceo scientifico, con una sensibile preferenza per l’opzione delle “scienze applicate”, ovvero il liceo scientifico senza il latino. Ma siamo sicuri che sia il Latino l’unico “nemico” di chi si iscrive allo scientifico?
Come sempre riporto in parte l’articolo e vi invito a leggerlo interamente sul sito del Corriere.it.

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In un post precedente si ragionava sull’aumento di iscrizioni, per l’anno scolastico 2016/17, al liceo delle scienze applicate. Un’opzione che, secondo me e molti dei miei colleghi di Lettere, a volte incontra il favore dei quattordicenni alle prese con la scelta della scuola superiore per evitare la fatica di studiare il latino, presente nel piano di studi nel liceo tradizionale, anche se con un decurtamento notevole di ore in seguito al riordino dei licei voluto dall’ex ministro Mariastella Gelmini.

Ma lasciando da parte le “scienze applicate”, ragioniamo sulla scelta del liceo scientifico che pare sia diventato un refugium peccatorum.
Ormai, come si evince dai dati diffusi dal MIUR, più di metà degli studenti sceglie un percorso liceale. Se escludiamo il classico, dove si iscrivono persone motivate e consapevoli delle difficoltà cui andranno incontro, negli altri licei arrivano ragazzi – non tutti, per fortuna – con scarse qualità.

Il liceo scientifico non è più ambito solo dagli alunni bravi in matematica, ma viene scelto per esclusione.

C’è da dire, inoltre, che spesso sono gli stessi genitori a condizionare la scelta, un po’ per ambizione – senza tuttavia fare i conti con le capacità e la preparazione dei propri figli – e un po’ perché ritengono che i pargoli non abbiano particolari attitudini che invece vengono richieste dall’istruzione professionale o tecnica. Non considerano, però, che l’attitudine fondamentale richiesta da un liceo, qualsiasi esso sia, è quella di essere disposti ad impegnarsi nello studio, cosa non così scontata per chi ha frequentato la scuola media con un profitto appena sufficiente o comunque non particolarmente brillante.

Anche se so che ciò potrebbe sembrare assurdo, per esperienza posso dire che il problema di fondo di chi frequenta il liceo scientifico, non è il latino ma la matematica e tutte le altre materie scientifiche. E non mi riferisco soltanto agli allievi mediocri, quelli che non sarebbero adatti a nessun liceo. Sto parlando anche di ragazzi che nel percorso di studi precedente non hanno dimostrato particolari problemi nell’ambito logico-matematico.

Un problema da non sottovalutare è costituito dai voti troppo alti che gli insegnanti della scuola media si ostinano ad elargire. So che questo discorso può sembrare antipatico e non voglio insinuare che i docenti non siano competenti e preparati. Purtroppo, spesso nella scuola media i livelli di preparazione tendono verso il basso, anche per poter far fronte alle esigenze di alunni deboli o con situazioni disagiate alle spalle. Ad esempio, l’inserimento di ragazzini stranieri, che a malapena comprendono qualche parola di italiano, rallenta la progressione dei programmi e, di conseguenza, si abbassano gli obiettivi per tutta la classe.

Suppongo che questa situazione porti gli insegnanti a premiare con voti più alti di quanto non meritino davvero quelli che dimostrano di impegnarsi un po’ di più o comunque di non avere grossi problemi nell’apprendimento. Ma questa “strategia” comporta il rischio di creare false illusioni nei ragazzi e nelle famiglie.

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[immagine dal sito linkato; logo blog “Scuola di Vita” © Corriere.it]

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Da piccola preferivo parlare ... oggi mi piace scrivere

Pubblicato il 16 marzo 2016, in docenti, famiglia, iscrizioni scolastiche, Latino, scuola, studenti, Valutazione studenti con tag , , , , , , , , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 15 commenti.

  1. Scegliere un liceo scientifico perchè non si sa cosa fare significa non sapere a cosa si va incontro. Ci credo bene che latino è solo uno dei tanti problemi e sinceramente un po’ mi fa piacere sapere che gli verranno sbattute in faccia le loro reali (in)competenze!!
    Detto questo, continuo a sostenere che la scuola media più di altre abbia bisogno di una riforma radicale, ma tutti criticano, nessuno ha idee e non ci si vuole mettere mano. Alle medie, attualmente, le problematiche educative da gestire sono più numerose e più impegnative di quelle didattiche e va detto che la situazione è questa non solo perchè i ragazzi ci mettono del loro, ma soprattutto perchè gli adulti che dovrebbero occuparsene non sono in grado di farlo o non ne hanno voglia e questo ha conseguenze il più delle volte decisamente spiacevoli. E forse bisognerebbe che i docenti delle superiori invitassero i presidi delle medie ad un incontro, perchè certe modalità di valutazione sono imposte dai dirigenti…

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    • Sulla riforma della scuola media mi trovi d’accordo e ne abbiamo già parlato. Quanto alle valutazioni, secondo me sarebbe importante un confronto fra docenti di un grado e l’altro. Nel liceo in cui ho insegnato anni fa, c’era un gruppo di raccordo scuola media-liceo che si riuniva periodicamente e stabiliva anche delle prove da somministrare in terza media, sulla base dei prerequisiti richiesti. Purtroppo il bacino d’utenza qui è molto ampio ed è impossibile coinvolgere tutte le scuole medie dalle quali provengono i nostri allievi (paesini sparsi ovunque, per intenderci), però almeno qualcosa si è fatto. C’è da dire che tutto il lavoro (inutile dire che vi ho partecipato, anzi, sono stata una delle principali promotrici…) è stato volontario, mai preso un centesimo per ore di riunione e di preparazione dei materiali. Ora come ora non lo rifarei perché per me il volontariato, ad un certo livello, svaluta la nostra professionalità. Pensare di essere ricompensati è pura follia, quindi lasciamo pure le cose come stanno… sulla scuola non si investe e non si può pensare che le cose migliorino confidando nella buona volontà delle persone, soprattutto perché siamo stanchi e la maggior parte di noi è stata sfruttata a lungo in passato, e lo è ancora se consideriamo tutto il lavoro sommerso che ognuno di noi fa e che non viene ricompensato in modo dignitoso.
      Un’idea sarebbe quella di creare una relazione fra dirigenti dei due gradi di istruzione, almeno per arginare il fenomeno delle promozioni con valutazioni altissime che molte volte non trovano riscontro nella preparazione degli alunni.
      Scusa lo sfogo ma sono realmente esasperata dallo stato di abbandono in cui versa la scuola pubblica. E poi la chiamano #buonascuola. 😦

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      • Hai pienamente ragione, sottoscrivo il fatto che le votazioni non hanno nessun riscontro reale…e continuo a chiedermi perchè devo illudere le persone di competenze che non hanno. E io mi fermo al 6, ma per alcuni anche quello è un falso.
        Sono totalmente d’accordo anche sul resto: sulla scuola non si vuole investire e gestire la cosa da volontari non va bene: questa professione merita rispetto!

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  2. Prof. di matematica

    Cara Marisa,
    Commento volentieri questo post dal momento che mi riguarda in prima persona….
    Ho notato anch’io che molti ragazzi scelgono il liceo delle scienze applicate poiché considerato più facile, con il risultato che si formano classi costituite in buona parte (fortunatamente ci sono anche delle eccezioni) da persone piuttosto svogliate. Eppure i ragazzi non si rendono conto che il liceo scientifico opzione scienze applicate è tanto difficile quanto quello tradizionale. Certo, non c’e il latino, ma c’e l’informatica che non è uno scherzo (molti pensano che sia giocare al computer, ma la programmazione non è un gioco da ragazzi, anzi ha meccanismi piuttosto simili alla matematica, che va quindi conosciuta molto bene…).
    Ho notato che ultimamente molti scelgono lo scientifico poiché lo vedono come una sorta di continuazione delle medie (in fondo le materie, con l’eccezione di latino e fisica, le studiano tutte anche alle secondarie di primo grado) e non poiché realmente interessati alle materie scientifiche.
    Per quanto riguarda il basso livello dei ragazzi in prima non posso che darti ragione. Specifico che la matematica delle medie è piuttosto diversa da quella delle superiori (o meglio, da quella dello scientifico). Alle medie infatti si risolvono esercizi in maniera quasi “meccanica”, concentrandosi esclusivamente sul calcolo, mentre allo scientifico si richiede, già dalla prima, di ragionare, di capire le regole e non di impararle a memoria. Quando ho matematica in prima (ultima volta nell’a.s. 2017-2018) chiedo infatti ai ragazzi di motivare, anche nei compiti scritti, tutti i passaggi che svolgono, cosa che, in molti, non sanno fare poiché imparano le procedure a memoria (come erano stati abituati a fare alle medie, anche perché in quel modo riuscivano tranquillamente a prendere voti alti), poi chiaramente ci sono anche quelli che non sanno spiegare il procedimento in un italiano comprensibile (ma sicuramente conosci il problema meglio di me…).
    Concludo riportandoti un interessante dato del mio liceo (poi magari nel tuo la situazione è diversa, non lo so, dimmi tu…). Comunque lo scorso hanno le materie con il maggior numero di debiti a settembre sono state, nell’ordine:
    1. Matematica
    2. Fisica
    3. Scienze (suppongo soprattutto chimica, dal momento che biologia e geologia basta studiarle… comunque un così alto numero di sospesi in scienze non si era mai verificato)
    4. Inglese
    5. Latino
    Insomma, il tanto temuto latino è solo al quinto posto, dietro alle 3 materie scientifiche per eccellenza (di cui gli studenti dovrebbero essere appassionati, dal momento che scelgono lo scientifico), che occupano tutto il podio, ed all’inglese… [una piccola precisazione: nella mia scuola ci sono anche classi di scienze applicate, quindi il numero totale di studenti che fa latino è inferiore al numero di quelli che fanno le altre materie. Comunque se calcolassi la percentuale di rimandati sul totale di alunni che fanno quella materia penso che il latino potrebbe al massimo scalare di una posizione]
    In conclusione, penso che sarebbe necessario un orientamento un po’ più accurato alle medie, facendo capire ai ragazzi le insidie del liceo scientifico (compreso quello delle scienze applicate)
    Buona serata
    P.S. Stamattina ho parlato col medico, il quale mi ha detto che prima di febbraio sicuramente non se ne parla di tornare a scuola, anche se probabilmente dovrò aspettare ancora di più per riprendermi completamente, però si vedrà in futuro in base a come evolve la situazione… oggi intanto ho inviato a scuola un certificato fino al 31 gennaio e spero che a breve nominino un supplente 🤞🏻

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    • Anche nel mio liceo abbiamo l’opzione delle scienze applicate e per questo, forse, i debiti in Latino sono diminuiti. 🙂
      Confermo che il livello del LSA è inferiore, almeno in prima. Poi chi è motivato si riprende e ottiene buoni risultati (mi dicono i colleghi perché io, per scelta, non insegno al LSA). Purtroppo i debiti in Matematica sono sempre numerosi, per Fisica e Scienze di meno.
      Il problema è sempre quello dell’impegno: spesso i ragazzi non tengono conto del fatto che un liceo, qualsiasi sia l’indirizzo, è sempre impegnativo. C’è qualcuno che sceglie lo scientifico perché ha paura del classico e altri, numerosi, che lo vedono come un ripiego, senza considerare che non è una scuola facile. Aggiungi i genitori che fanno pressione sui figli perché scegliere un altro tipo di scuola (tecnici e professionali) è disonorevole…

      Incrociamo le dita per la tua ripresa fisica! 🙂

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      • Prof. di matematica

        La mia terza è scientifico opzione scienze applicate, mentre le altre classi scientifico tradizionale (nel caso delle quinte con potenziamento dell’area scientifica), quindi il confronto mi riesce molto bene (anche perché pretendo da tutte le classi lo stesso, magari un po’ di più dalle quinte, ma perché abbiamo un’ora in più ogni settimana….). Posso confermarti quello che ti dicono i tuoi colleghi: nonostante il livello sia mediamente un po’ più basso, soprattutto in prima, ci sono fortunatamente anche diversi alunni motivati che raggiungono comunque ottimi livelli (ad esempio, lo scorso anno nella mia seconda ho dato diversi 9 in pagella). Nel passaggio dalla seconda alla terza abbiamo perso 7 ragazzi tra cambi di scuola e bocciature…. ad esempio avevo un ragazzo che voleva fare un istituto tecnico (non ricordo esattamente l’indirizzo…), ma i genitori l’hanno obbligato a fare il LSA, sostenendo che, dal momento che non c’era latino, era come un istituto tecnico. Eppure se si chiama LICEO un motivo ci sarà… io continuo a ripeterlo, ma molti genitori sembrano non capire: il LSA è tanto difficile quanto lo scientifico tradizionale, nè più nè meno. Fortunatamente questo ragazzo, dopo essere stato promosso a settembre, è riuscito a fare il cambio. Quest’anno l’ho incontrato, mi ha salutato (cosa rara per gli ex allievi: pensa che uno di questi è il moroso di una mia studentessa, spesso all’intervallo si incontrano in classe mentre ci sono anch’io in aula e da lui non mai ho ricevuto nemmeno un “Salve, prof.”. Ok che la sua classe l’ho avuta solo per un anno, in terza, ma un minimo di buona educazione….. O sono io che esagero? Capitano anche a te situazioni simili?). Comunque il mio ex alunno del LSA mi ha detto che adesso all’istituto tecnico (forse meccatronica? Non ricordo…) si trova molto bene e mi ha ringraziato per avergli fatto capire che il liceo non era la sua strada. Una piccola soddisfazione qualche volta capita, dai….
        Per quanto mi riguarda, oggi è stata proprio una “giornata-no” trascorsa col morale a terra… Comunque, incredibilmente, la supplente è stata nominata già lunedì pomeriggio. Adesso le ho inviato una mail con le indicazioni su come procedere (visto che dovrà somministrare anche i compiti di recupero delle insufficienze trimestrali, che però preparerò io…), ma non ho ricevuto risposta. Intanto sul registro elettronico negli argomenti svolti a lezione non trovo scritto nulla (a parte in una classe dove c’è “conoscenza della classe”… caspita addirittura 2 ore per conoscersi!!!!). Vabbè, speriamo che la situazione migliori 🤞🏻
        Buona notte

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      • Sulla maleducazione degli studenti (solo alcuni, fortunatamente) vorrei stendere un velo pietoso. 😦 Pochi salutano, non solo ex ma anche gli attuali, se mi incrociano nei corridoi.
        In compenso quando incontro per strada degli ex studenti (molto ex…, laureati, padri e madri di famiglia), è sempre una gioia scambiare quattro chiacchiere. Credo che tutto sia degenerato negli ultimi 10 anni.

        Vedrai che la supplente se la caverà, all’inizio è sempre un po’ complicato. Dalle tempo. 🙂

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      • Prof. di matematica

        Sulla maleducazione sono pienamente d’accordo con te e già nel modo in cui tengono l’aula si vede (almeno i miei alunni, magari i tuoi no….): cartacce sparse per terra, banchi pieni di disegni, lattine e pezzi di plastica sul pavimento o al massimo nel cestino dell’indifferenziato, nonostante ci siano bidoni per carta e plastica in ogni aula (che, ahimè, rimangono sempre vuoti o vengono riempiti a casaccio. Eppure quando c’é il friday for future vanno tutti in piazza a manifestare 🙄).
        Ne approfitto per raccontarti un aneddoto, che secondo me è emblematico della maleducazione dei miei alunni. L’anno scorso stavo interrogando in quarta e scopro un’alunna (che peraltro è la morosa dell’ex alunno di cui ti parlavo sopra) che sta usando il cellulare per farsi le dirette su Instagram (non sono un esperto di social network, comunque da quello che mi hanno spiegato “fare le dirette” vuol dire farsi un video e postarlo su Instagram dove rimane per 24 ore e poi scompare…). Normalmente i miei alunni sono sempre molto attenti durante le lezioni e non era mai capitato che beccassi qualcuno con il cellulare in mano. Aggiungiamoci che questa ragazza in matematica non va per niente bene (ha avuto il debito sia in terza che in quarta), quindi ascolare l’interrogazione di un compagno le avrebbe solo fatto bene… Comunque, non appena la scopro vado su tutte le furie e comincio a urlare: “Ma come ti viene in mente di fare le dirette su Istagram durante l’ora di matematica?!” E questa, per nulla turbata, mi fa: “Guardi prof. che si dice Instagram e non Istagram”. Giuro che avrei avuto intenzione di romperle la faccia in quel momento…. Chiramente non l’ho fatto, ma una bella nota disciplinare l’ho messa e a fine anno sono riuscito a farle avere 7 in condotta (con tanto di colleghi che mi hanno detto “Per così poco?”). Che cosa ne pensi? Tu come avresti reagito al mio posto?

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      • Fortunatamente i miei allievi non sono così indisciplinati, soprattutto non utilizzano il cellulare in classe a meno che non dia loro il permesso (per esempio, se devono fare dei lavori di gruppo e cercare dati sul web). Naturalmente li tengo d’occhio… 😉
        Tanto tempo fa avevo messo una nota disciplinare a un allievo non mio che avevo beccato mentre scriveva un sms (non c’era lo smartphone né WhatsApp!). I genitori, in una lunga lettera, mi hanno ringraziata. Ecco, quando si dice collaborazione scuola-famiglia, peccato che nel frattempo sono passati più di 10 anni e le cose sono molto cambiate nei rapporti.
        Per quanto concerne la raccolta differenziata, devo dire che tutti sono molto attenti e in quasi ogni aula ci sono cestini per carta e plastica. Poi tutta la scuola è disseminata di contenitori per la raccolta differenziata.

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      • Prof. di matematica

        Per quanto riguarda la supplente incrociamo le dita… Oggi ha risposto alla mia email dicendomi che ha trovato i ragazzi molto preparati (sarà andata nelle classi giuste?! 😂) e che svolgerà gli argomenti di programma che le ho indicato.
        Intanto un collega che condivide con me 2 classi mi ha mandato un messaggio dicendomi che ha conosciuto la mia sostituta, che è una ragazza molto giovane e piuttosto carina (mi ha anche riferito che alcuni alunni maschi hanno detto “mi sono improvvisamente innamorato della matematica” 😂). Mi vengono in mente gli aneddoti che mi hai raccontato nel post su Sanremo…. vabbè, speriamo che i miei ragazzi guardino anche gli esercizi e i teoremi alla lavagna e non solo le gambe della supplente 😂
        Buona notte

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      • Non so per quale strana ragione le supplenti siano sempre migliori (per gli studenti, naturalmente) degli insegnanti titolari. 😉

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  3. Prof. di matematica

    Fortunatamente episodi di quel genere non si sono più ripetuti, ma quella scena mi resterà impressa finché vivrò….
    Personalmente insegno da 14 anni e ho notato anch’io un peggioramento degli alunni dal punto di vista dell’educazione (sul punto di vista didattico non posso fare paragoni perché nei primi anni, precedenti alla riforma Gelmini, le mie discipline avevano molte meno ore, i programmi si affrontavano in maniera meno dettagliata e di conseguenza i compiti in classe erano più semplici….).
    Come sei fortunata ad essere in una scuola dove tutti fanno la raccolta differenziata. Da me si fanno conferenze (con conseguente sottrazione di tempo alle altre materie) e gli studenti partecipano il massa al friday for future (o almeno questo scrivono nelle giustificazioni, visto che tanto in questo modo, per decisione dell’ex-ministro Fioramonti, le assenze non vengono considerate 🙄. Vabbè sorvoliamo la questione politica che è meglio), ma a scuola non fanno nemmeno la raccolta differenziata. Inoltre, molti ragazzi fumano in cortile e alla fine gettano i mozziconi in mezzo al prato. La cosa ancor peggiore è che molti colleghi, al posto di riprendere i ragazzi, fumino insieme a loro e alla fine gettino anche loro il mozzicone in mezzo al prato. Nella nostra scuola c’e il divieto di fumo anche in cortile, pertanto tutti dovrebbero, se non smettere, imparare a resistere per 5 ore senza una sigaretta in mano (ma i colleghi potrebbero pure uscire dal cancello)…. ma anche nella tua scuola si verificano questi episodi, o sono io che insegno in una scuola di incivili?
    Buona notte e complimenti per il blog, mi affascina il modo in cui scrivi!!! Oggi ho iniziato a preparare i compiti di recupero che la supplente somministrerà ai ragazzi, per cui non ho avuto tempo di leggere altri post, ma presto recupererò.

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    • Sul mancato rispetto del divieto di fumo potrei scrivere un libro!

      Fortunatamente noi docenti fumatori non infrangiamo la norma e stiamo fuori dal cancello (personalmente, sto vicino all’entrata secondaria con i piedi sulla pista ciclabile perché non so se il marciapiede sia “pertinenza” della scuola) ma gli studenti sono parecchio indisciplinati.
      Il fatto è che abbiamo il parco in comune con altre due scuole, quindi quando riprendo qualcuno la risposta è: “Ma io sono di un’altra scuola”. Naturalmente non è una giustificazione ma, sempre che sia vero (il mio liceo ha quasi 1400 allievi, non posso conoscerli tutti!), dovrebbe esserci una comunione d’intenti tra i DS per evitare che fumino dove è vietato. C’è da dire che non è facile comminare la sanzione: io posso solo prendere nota dei nomi e cognomi, segnalarli alla DS che poi deve avvertire il responsabile il quale a sua volta dovrebbe multare i trasgressori. Nessuno lo fa e ci limitiamo a riprendere i ragazzi (ma a volte anche i genitori che si recano ai colloqui), sperando che rispettino il divieto.

      Una volta, nei pressi della succursale (si trova nello stesso comprensorio, quindi il parco è in condivisione), c’era una siepe piuttosto alta. Durante l’intervallo si vedevano nuvole di fumo innalzarsi… il fumo oltre la siepe. 🙂 Anche dopo la potatura della siepe, gli studenti senza ritegno continuano a fumare, eppure sono bene in vista.

      Insomma, per me è una battaglia persa.

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      • Prof. di matematica

        Sul fatto che sia una battaglia persa in partenza sono perfettamente d’accordo. Ormai anch’io non dico più niente (anzi, non esco all’intervallo così non li vedo nemmeno…), anche perché i ragazzi mi risponderebbero “ma non vede che lì c’è anche il prof. **** che fuma dove è vietato?”. Una volta, durante un consiglio di classe, davanti anche ai genitori, ho ricordato le sanzioni previste in caso di mancato rispetto del divieto di fumo, visto che molti fumavano in quella classe (avevo due ore consecutive con in mezzo l’intervallo e li vedevo uscire alla fine della prima ora con la sigaretta in mano, provavo a dire qualcosa, la rimettevano a posto, poi uscivano portandosi dietro lo zaino….). Chiaramente non c’è stato nessun risultato, se non il peggiorare il clima, già molto teso, in quella classe…

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      • Se i professori per primi danno il cattivo esempio, è ovvio che nessuno rispetta le regole.
        Hai voglia, poi, di proporre conferenze di educazione alla salute con esperti in prima e seconda. Ho visto tantissimi allievi iniziare a fumare in terza e anche in quarta… 😦

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