UN RIPASSO VELOCE? PROVA CON BIGNOMI

bignomi ramazzottiAi miei tempi c’erano i Bignami, snelli e agili compendi su cui si potevano ripassare le diverse discipline scolastiche. Negli anni Settanta e Ottanta andavano per la maggiore, in gradita compagnia dei traduttori che riportavano, oltre ai testi in lingua originale (perlopiù latino e greco), anche la traduzione in interlinea e, per le opere in versi, la metrica, bestia nera dei liceali, soprattutto quelli che frequentavano il classico. Non esistevano i computer, Internet faceva ancora parte della fantascienza e gli studenti si arrangiavano come potevano. Naturalmente c’era anche chi studiava sui Bignami, ma in realtà per una preparazione adeguata quei libricini non erano sufficienti in quanto parecchio riduttivi.

I tempi ora sono decisamente cambiati. Oltre a tutte le risorse digitali di cui gli studenti possono disporre (i siti ideati apposta per agevolare lo studio, anche se talvolta si sostituiscono agli allievi svolgendo i compiti per loro, ma anche le integrazioni ai libri di testo facilmente accessibili, corredati da attività specifiche per il ripasso e il recupero), è nato da poco, a cura di mamma Rai, il sito web www.bignomi.rai.it. Sembra un gioco di parole tra Bignami e Bignomi ma in realtà la parola va letta separando BIG da NOMI, ovvero i big che si sono prestati a dar voce e volto all’ultima novità nell’ambito del ripasso scolastico. L’idea è di Giovanni Benincasa, autore tv di grande esperienza e capacità di inventare nuovi strumenti per accattivarsi le simpatie dei giovani e non solo. Infatti, l’autore del Bignomi, il cui slogan è «Ripassa da noi», ritiene possa essere interessante anche per chi non frequenta la scuola da tanto tempo e magari è un po’ arrugginito. O semplicemente per chi vuole tenere la mente allenata e rinfrescare un po’ le conoscenze scolastiche ormai lontane.

Ma cos’è ‘sto Bignomi? Si tratta di cento clip, le prime di una lunga serie, a quanto pare, in cui alcuni vip tengono delle mini lezioni, della durata di pochi minuti, su argomenti letterari e storici. Così gli studenti che volessero ripassare il Risorgimento, possono fare affidamento su Rosario Fiorello che, con fare accattivante, lo racconta in una manciata di minuti. E che dire di Paola Cortellesi che espone Goldoni o disserta sulle origini della lingua italiana?

Altri attori vengono in soccorso agli studenti che aspettano l’ultimo momento per ripassare la lezione: così il simpatico Riccardo Rossi tratta la Questione Romana e Claudio Amendola espone l’indispensabile su Alfieri. Poi c’è la giovane Micaela Ramazzotti, perfettamente calata nel ruolo della prof, con tanto di occhiali, che espone in breve la Divina Commedia dantesca.

Non mancano i cantanti: a Max Pezzali è affidato il compito, per esempio, di trattare la Letteratura italiana con Italo Svevo e la storia con una lezione sulla II guerra mondiale; Malika Ayane si dedica invece a un poeta italiano del Novecento, Giuseppe Ungaretti.

E che dire degli sportivi? Una delle clip sulla letteratura di casa nostra ha come protagonista il pilota Alex Zanardi con il compito di illustrare in poche parole l’opera di Petrarca.

Questi sono solo degli esempi, naturalmente. La Rai, inoltre, rende nota la possibilità di scaricare le applicazioni per iOS o per Android, per avere le clip sempre a portata di telefonino.
Una raccomandazione agli studenti: non chiedete soccorso ai Bignomi per i compiti in classe. Le clip trattano gli argomenti molto all’acqua di rose, come si suol dire, e inoltre sarebbe scomodo copiare dai video, specialmente senza l’audio. 😉

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Pubblicato il 12 aprile 2013, in studenti, web con tag , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 13 commenti.

  1. Mi sembra una cosa carinissima e divertente!
    I bignami li ho usati anch’io, quando mi serviva avere una visione sommaria di certi argomenti, le linee guida proprio, e niente di specifico.
    Ahhhhh la metrica! Io sarò stata una persona masochista, ma amavo segnare gli accentini nei compiti di metrica e leggere con quella bellissima musicalità 🙂

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    • A dire il vero, anche a me piaceva segnare gli accentini e leggere con quella bellissima musicalità, ma quando, vent’anni fa, ho tentato di insegnare la metrica ai miei allievi, mi sono arresa: tempo perso, fiato sprecato. Certo, insegnare latino al liceo scientifico non è come insegnarlo al classico …

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  2. Giovanni Benincasa

    Grazie😀

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  3. Apprezzo molto quello che ha detto Valentina, cioè che nessuna lingua è veramente morta. A me viene l’orticaria quando sento chiamare “lingue morte” il latino e il greco, perché esse sono più vive che mai, sia per il grande patrimonio di cultura che ci hanno lasciato sia perché rivivono continuamente nella nostra e nelle altre lingue moderne.
    Io insegno al Classico, e modestamente debbo dire che più o meno riesco a far imparare la metrica ai miei alunni, anche se ci sono comunque quelli refrattari che non la imparano mai.
    Quanto all’iniziativa della Rai, confermo quello che ho sempre detto: che la moderna tecnologia ed i mezzi multimediali sono riusciti soltanto a semplificare e banalizzare contenuti culturali molto complessi. A sentire questi filmatini di due o tre minuti mi viene da dire una cosa; che al confronto di essi i vecchi Bignami erano delle vere e proprie enciclopedie!

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  4. Sono ottimi video ma devono anche essere corretti dal punto di vista storico. In un video Fiorello dice che l’unità dìitalia è avvenuta nel 1871. Per carità 1861

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    • Personalmente non li ho visti tutti ma se ci sono degli errori mi sembra grave. Probabilmente è complicato correggerli, bisognerebbe girare nuovamente i video. Però si può sempre cancellare quelli sbagliati.
      Grazie per la segnalazione.

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  5. …ed esistono ancora i Bignami! Concordiamo sul fatto che per utilizzare al meglio questi strumenti, di ieri e di oggi, sia necessario appoggiarsi ai libri di testo in adozione: la sfida è comunque quella di coniugare il linguaggio dei nuovi strumenti di comunicazione (rapidità, concisione, incisività) con contenuti, come sottolineato nei commenti, a volte davvero complessi.

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