PRONTO PER L’ESAME LO SCHEMA DI DECRETO PER LA VALUTAZIONE DELLE SCUOLE

Il consiglio dei ministri, su proposta di Francesco Profumo, titolare di Viale Trastevere, è pronto ad esaminare lo schema di decreto per la valutazione del sistema scolastico. Tre saranno gli elementi sui quali le scuole verranno valutate:

1. L’Invalsi, l’istituto che attualmente si occupa di rilevare gli apprendimenti degli studenti
2. L’Indire (l’attuale Ansas- agenzia per lo sviluppo dell’autonomia scolastica) che si occupa della formazione dei docenti
3. Un nucleo di valutazione esterna costituito da un ispettore e due esperti selezionati dall’ Invalsi che valuteranno in che modo ciascuna scuola si stia adoperando per raggiungere gli obiettivi dichiarati, prendendo in considerazione anche il «valore aggiunto» degli istituti, ovvero il grado di miglioramento conseguito dagli studenti fra l’ingresso e l’uscita.

Quanto ai costi, a viale Trastevere assicurano che la valutazione rientra «nell’ambito delle risorse disponibili», aggiungendo delle clausole ad hoc.

Per quanto riguarda i test InValsi si allarga il numero delle classi interessate: le rilevazioni saranno fatte su “base censuaria” in II e V elementare, I e II media, II superiore come già accade ora, ma si aggiunge la V superiore. Da notare che il testo che approda in cdm non specifica se il test si farà alla maturità.

Il “voto” assegnato dal nucleo esterno a ciascuna scuola, graverà sui premi per i dirigenti scolastici: qualora i risultati siano deludenti e lontani dagli obiettivi prefissati, non ci sarà alcun bonus per il preside. Per questo vengono ipotizzati dei dossier autoprodotti dagli istituti.

[fonti: Tuttoscuola.com e Corriere.it]

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Pubblicato il 11 agosto 2012, in Francesco Profumo, MIUR, scuola, Test Invalsi con tag , , , , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 2 commenti.

  1. Chi valuta valutatori e sistemi di valutazione? Se si spendesse meno denaro per “valutare” e più per “insegnare”,fornendo le scuole di maggiori e migliori risorse(finanziarie e umane),il sistema scolastico italiano migliorerebbe

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